Nell'odierno ius publicum, l’antitesi concettuale tra melior pars e maior pars si allontana dall'Amministrazione poiché i recenti principi di livello comunitario e costituzionale riconoscono ormai ad ognuno il diritto di formulare proposte e ricevere risposte. Il potere pubblico fuoriesce in modo definitivo dall'area interna all'autoritarietà, senza possibilità per il legislatore di relegare il privato allo status di corpo estraneo al procedimento neanche nel momento genetico. Alla luce di queste innovazioni, il volume si propone l’obiettivo di ridefinire il ruolo e la posizione del cittadino a partire dall’atto di iniziativa, e di riconsiderare complessivamente il procedimento stesso nei suoi aspetti funzionali e strutturali. Attraverso il confronto con l’ordinamento tedesco, si intende dimostrare come alla manifestazione di scienza o di interesse del soggetto corrisponda sempre l’obbligo di motivata analisi e valutazione della pubblica amministrazione. In virtù di ciò, non solo si realizza nel procedimento l’equilibrio delle parti, indipendentemente dalla natura pubblica o privata, ma diventa questo il terreno di effettiva applicazione dei principi democratici nel pieno riconoscimento della dignità della persona. La parificazione archivia perciò l’ottica stessa della c.d. autorità procedente come summa potestas oplenitudo potestatis e riabilita l’eguaglianza fra tutti i soggetti del procedimento, non soltanto nella fase istruttoria ma in ogni segmento e già dall'avvio, secondo un modello di società aperta e tollerante.

Il diritto all'iniziativa procedimentale. Struttura e funzione, Quaderni, Diritto e processo amministrativo

ESPOSITO, Gianluca Maria
2012-01-01

Abstract

Nell'odierno ius publicum, l’antitesi concettuale tra melior pars e maior pars si allontana dall'Amministrazione poiché i recenti principi di livello comunitario e costituzionale riconoscono ormai ad ognuno il diritto di formulare proposte e ricevere risposte. Il potere pubblico fuoriesce in modo definitivo dall'area interna all'autoritarietà, senza possibilità per il legislatore di relegare il privato allo status di corpo estraneo al procedimento neanche nel momento genetico. Alla luce di queste innovazioni, il volume si propone l’obiettivo di ridefinire il ruolo e la posizione del cittadino a partire dall’atto di iniziativa, e di riconsiderare complessivamente il procedimento stesso nei suoi aspetti funzionali e strutturali. Attraverso il confronto con l’ordinamento tedesco, si intende dimostrare come alla manifestazione di scienza o di interesse del soggetto corrisponda sempre l’obbligo di motivata analisi e valutazione della pubblica amministrazione. In virtù di ciò, non solo si realizza nel procedimento l’equilibrio delle parti, indipendentemente dalla natura pubblica o privata, ma diventa questo il terreno di effettiva applicazione dei principi democratici nel pieno riconoscimento della dignità della persona. La parificazione archivia perciò l’ottica stessa della c.d. autorità procedente come summa potestas oplenitudo potestatis e riabilita l’eguaglianza fra tutti i soggetti del procedimento, non soltanto nella fase istruttoria ma in ogni segmento e già dall'avvio, secondo un modello di società aperta e tollerante.
2012
9788849524093
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/3871897
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