La comunione mostra una delle più complesse architetture giuridiche, e si determina nel mondo del diritto in virtù di una molteplicità di fattori costitutivi. Essa può manifestarsi a un passaggio della vita di un diritto soggettivo come vicenda idonea a segnarne in modo forte il diagramma strutturale. L'incontro con uno di quei fattori, poi, causa dei mutamenti radicali nei dati caratterizzanti il diritto stesso. Questo può uscirne “riveduto” sotto un duplice profilo. In primo luogo, quanto al soggetto, si registra la modificazione dell'elemento personale precedentemente esclusivo in ordine alla titolarità. L’unicità cede all'ampliamento della posizione soggettiva attiva: la solitudine scompare a favore del godimento del gruppo. In secondo luogo, sul piano contenutistico, l’esercizio del potere di soddisfazione ha per contropartita la compressione delle relative facoltà, prodotta dall'eguaglianza che prende a stabilirsi nella condizione dei diversi titolari. E qui la nozione di quota sovviene per ordinare nel quantum, se non proprio nella qualità, lo stato di “confusione” che la sopravvivenza di pretese omogenee provenienti da più parti sul medesimo oggetto può determinare. L'evento generatore dei suesposti effetti è riconducibile a due essenziali campi tipologici: la legge e la volontà privata. La differenza delle modalità operative attraverso le quali esso è in grado di trovare la sua esplicazione non va in alcun modo a incidere sul risultato finale della progressione da una titolarità esclusiva ad una congiunta, sotto il profilo dell'omogeneità qualitativa e della riduzione quantitativa del diritto. L’incidentalità o la forzosità della comunione che scaturisce dalla fonte legale, cioè, nulla toglie o aggiunge all'esito compartecipativo; e lo stesso può dirsi anche a riguardo di quella negoziale. Si devono in altri termini tenere ben distinti i piani del discorso: un conto sono le caratterizzazioni causali delle varietà comunistiche, un altro le sorti del diritto oggetto di comunione. Il titolo, dunque, è l'attore primo del cambiamento organico che si verifica nella principale tra le situazioni giuridiche soggettive attive; come tale esso gioca un ruolo predominante che non si ferma alla filiazione del nuovo status collettivo, ma va oltre, attestandosi come referente irrinunciabile per un'ampia serie di connotazioni effettuali.

Le comunioni e il retratto

AVERSANO, Gabriele
2012-01-01

Abstract

La comunione mostra una delle più complesse architetture giuridiche, e si determina nel mondo del diritto in virtù di una molteplicità di fattori costitutivi. Essa può manifestarsi a un passaggio della vita di un diritto soggettivo come vicenda idonea a segnarne in modo forte il diagramma strutturale. L'incontro con uno di quei fattori, poi, causa dei mutamenti radicali nei dati caratterizzanti il diritto stesso. Questo può uscirne “riveduto” sotto un duplice profilo. In primo luogo, quanto al soggetto, si registra la modificazione dell'elemento personale precedentemente esclusivo in ordine alla titolarità. L’unicità cede all'ampliamento della posizione soggettiva attiva: la solitudine scompare a favore del godimento del gruppo. In secondo luogo, sul piano contenutistico, l’esercizio del potere di soddisfazione ha per contropartita la compressione delle relative facoltà, prodotta dall'eguaglianza che prende a stabilirsi nella condizione dei diversi titolari. E qui la nozione di quota sovviene per ordinare nel quantum, se non proprio nella qualità, lo stato di “confusione” che la sopravvivenza di pretese omogenee provenienti da più parti sul medesimo oggetto può determinare. L'evento generatore dei suesposti effetti è riconducibile a due essenziali campi tipologici: la legge e la volontà privata. La differenza delle modalità operative attraverso le quali esso è in grado di trovare la sua esplicazione non va in alcun modo a incidere sul risultato finale della progressione da una titolarità esclusiva ad una congiunta, sotto il profilo dell'omogeneità qualitativa e della riduzione quantitativa del diritto. L’incidentalità o la forzosità della comunione che scaturisce dalla fonte legale, cioè, nulla toglie o aggiunge all'esito compartecipativo; e lo stesso può dirsi anche a riguardo di quella negoziale. Si devono in altri termini tenere ben distinti i piani del discorso: un conto sono le caratterizzazioni causali delle varietà comunistiche, un altro le sorti del diritto oggetto di comunione. Il titolo, dunque, è l'attore primo del cambiamento organico che si verifica nella principale tra le situazioni giuridiche soggettive attive; come tale esso gioca un ruolo predominante che non si ferma alla filiazione del nuovo status collettivo, ma va oltre, attestandosi come referente irrinunciabile per un'ampia serie di connotazioni effettuali.
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