Le rappresentazioni sociali delle disabilità costituiscono l’argomento del presente saggio. Utilizzando un questionario a domande aperte, abbiamo intervistato docenti specializzati e non, di ogni ordine e grado, e genitori di allievi con e senza disabilità. La nostra analisi evidenzia come, per i docenti curriculari e di sostegno, il disabile sia un alunno con difficoltà in aree specifiche di apprendimento, ma dotato di capacità e potenzialità che meritano sollecitazione; considerano l’allievo disabile con bisogni educativi speciali; credono che l’intervento educativo-didattico debba essere di tutto il team docente. Il ruolo della famiglia non è stato citato. Per quanto riguarda i genitori, essi si riferiscono all’allievo disabile non come ad uno “svantaggiato”, ma in grado di raggiungere, attraverso la personalizzazione degli apprendimenti, sempre maggiore autonomia, integrazione/inclusione scolastica e sociale. Inoltre, fanno riferimento prioritariamente all’insegnante di sostegno e, solo in un secondo momento, agli insegnanti curriculari. La risorsa compagni è risultata essere non importante.
Le rappresentazioni sociali della disabilità nei docenti e nei genitori: analisi del contenuto delle loro narrazioni
SAVARESE, Giulia;CUOCO, ROSANGELA
2015-01-01
Abstract
Le rappresentazioni sociali delle disabilità costituiscono l’argomento del presente saggio. Utilizzando un questionario a domande aperte, abbiamo intervistato docenti specializzati e non, di ogni ordine e grado, e genitori di allievi con e senza disabilità. La nostra analisi evidenzia come, per i docenti curriculari e di sostegno, il disabile sia un alunno con difficoltà in aree specifiche di apprendimento, ma dotato di capacità e potenzialità che meritano sollecitazione; considerano l’allievo disabile con bisogni educativi speciali; credono che l’intervento educativo-didattico debba essere di tutto il team docente. Il ruolo della famiglia non è stato citato. Per quanto riguarda i genitori, essi si riferiscono all’allievo disabile non come ad uno “svantaggiato”, ma in grado di raggiungere, attraverso la personalizzazione degli apprendimenti, sempre maggiore autonomia, integrazione/inclusione scolastica e sociale. Inoltre, fanno riferimento prioritariamente all’insegnante di sostegno e, solo in un secondo momento, agli insegnanti curriculari. La risorsa compagni è risultata essere non importante.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.