Il problema energetico è oggi di grande attualità e in rapida evoluzione. Per i Paesi dell’Unione europea, il consumo di energia è in costante aumento e la loro dipendenza dall’importazione di combustibili fossili cresce a ritmo sostenuto, pregiudicando in tal modo la sicurezza dell’approvvigionamento. L’uso continuativo ed intensivo dei combustibili fossili rivela, inoltre, un impatto negativo sull’ambiente, determinando la crescente insorgenza di significativi cambiamenti climatici. Il settore energetico contribuisce, infatti, al 95% delle emissioni di anidride carbonica, principale responsabile del ben noto “effetto serra”. Occorre, pertanto, introdurre politiche correttive da parte dei governi idonee a promuovere lo sviluppo da un lato di tecnologie efficienti nel campo della produzione di energia e dall’altro lato di metodi di efficienza energetica negli usi finali. Solo politiche di produzione sostenibile e consumo responsabile dell’energia avranno l’effetto di modificare radicalmente lo scenario energetico europeo. Nel caso specifico del nostro Paese, il quale ha puntato massivamente sul petrolio per la produzione energetica, occorre compiere, rapidamente, azioni mirate alla progressiva introduzione di altre fonti energetiche che possano assicurare vantaggi economici e ambientali, nonché una robusta disponibilità “baseline” (carbone pulito, nucleare con reattori di terza generazione EPR, ecc.). Occorre, inoltre, che l’Italia utilizzi molto più le fonti di energia rinnovabile (risorsa solare, eolica, biomassa, idrogeno, ecc.). Come detto, se da un lato occorre puntare verso lo sviluppo di tecnologie efficienti nel settore della produzione di energia dall’altro lato occorre la vasta adozione di tecnologie di efficienza energetica e la profonda modificazione delle abitudini dei consumatori nel settore dell’utilizzazione. Un chiaro esempio di tali politiche potrà essere rappresentato dal miglioramento delle prestazioni energetiche negli edifici, riducendo, mediante l’adozione sia di tecnologie collaudate sia innovative, i consumi nel settore dell’edilizia di circa il 20%, già entro il 2008. Essenziale, nel raggiungimento di tali obiettivi, sarà l’avanzamento tecnologico del settore che dovrà essere accompagnato e sostenuto da adeguati investimenti per la R&S. Grazie all’uso oculato della tecnologia e dell’innovazione, nel rispetto dei limiti sociali, economici e ambientali, l’approvvigionamento di energia per il futuro dell’umanità troverà adeguata soluzione.

Efficienza energetica e sviluppo sostenibile

IPPOLITO, Lucio
2011-01-01

Abstract

Il problema energetico è oggi di grande attualità e in rapida evoluzione. Per i Paesi dell’Unione europea, il consumo di energia è in costante aumento e la loro dipendenza dall’importazione di combustibili fossili cresce a ritmo sostenuto, pregiudicando in tal modo la sicurezza dell’approvvigionamento. L’uso continuativo ed intensivo dei combustibili fossili rivela, inoltre, un impatto negativo sull’ambiente, determinando la crescente insorgenza di significativi cambiamenti climatici. Il settore energetico contribuisce, infatti, al 95% delle emissioni di anidride carbonica, principale responsabile del ben noto “effetto serra”. Occorre, pertanto, introdurre politiche correttive da parte dei governi idonee a promuovere lo sviluppo da un lato di tecnologie efficienti nel campo della produzione di energia e dall’altro lato di metodi di efficienza energetica negli usi finali. Solo politiche di produzione sostenibile e consumo responsabile dell’energia avranno l’effetto di modificare radicalmente lo scenario energetico europeo. Nel caso specifico del nostro Paese, il quale ha puntato massivamente sul petrolio per la produzione energetica, occorre compiere, rapidamente, azioni mirate alla progressiva introduzione di altre fonti energetiche che possano assicurare vantaggi economici e ambientali, nonché una robusta disponibilità “baseline” (carbone pulito, nucleare con reattori di terza generazione EPR, ecc.). Occorre, inoltre, che l’Italia utilizzi molto più le fonti di energia rinnovabile (risorsa solare, eolica, biomassa, idrogeno, ecc.). Come detto, se da un lato occorre puntare verso lo sviluppo di tecnologie efficienti nel settore della produzione di energia dall’altro lato occorre la vasta adozione di tecnologie di efficienza energetica e la profonda modificazione delle abitudini dei consumatori nel settore dell’utilizzazione. Un chiaro esempio di tali politiche potrà essere rappresentato dal miglioramento delle prestazioni energetiche negli edifici, riducendo, mediante l’adozione sia di tecnologie collaudate sia innovative, i consumi nel settore dell’edilizia di circa il 20%, già entro il 2008. Essenziale, nel raggiungimento di tali obiettivi, sarà l’avanzamento tecnologico del settore che dovrà essere accompagnato e sostenuto da adeguati investimenti per la R&S. Grazie all’uso oculato della tecnologia e dell’innovazione, nel rispetto dei limiti sociali, economici e ambientali, l’approvvigionamento di energia per il futuro dell’umanità troverà adeguata soluzione.
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