Voghera Abstract In questo articolo descriveremo lo sviluppo delle costruzioni di tipo nell’italiano contemporaneo, soffermandoci in particolare sugli usi non nominali. Il percorso diacronico di tipo può essere considerato un caso esemplare dei mutamenti attraverso i quali molti nomi tassonomici, dal significato generale di ‘specie’, ‘classe’, grazie a processi di grammaticalizzazione acquisiscono nuovi valori sintattici, semantici e pragmatici (Renzi 2012). Le nuove costruzioni che si sono sviluppate nei vari periodi non hanno sostituito le vecchie, ma producono piuttosto un ampio ventaglio di usi stratificati (Hopper 1991) che si distinguono anche per una diversa distribuzione nei vari tipi di testo e modalità di trasmissione (Voghera 2013b). Il risultato è un aumento di costruzioni esterne al sintagma nominale, di cui tipo è originariamente testa, e uno sviluppo di costruzioni in cui tipo ha una sempre maggiore autonomia sia dal punto di vista sintattico sia dal punto di vista della sua posizione: da aggettivo o affisso aggettivogeno a preposizione, avverbio, connettivo e, infine, segnale discorsivo. Semanticamente, questo percorso comporta un passaggio da un significato concreto ad un significato sempre più astratto, ma soprattutto da un significato referenziale ad un significato di tipo relazionale e, infine, discorsivo.
Da nome tassonomico a segnale discorsivo: una mappa delle costruzioni di tipo in italiano contemporaneo
VOGHERA, Maria
2014-01-01
Abstract
Voghera Abstract In questo articolo descriveremo lo sviluppo delle costruzioni di tipo nell’italiano contemporaneo, soffermandoci in particolare sugli usi non nominali. Il percorso diacronico di tipo può essere considerato un caso esemplare dei mutamenti attraverso i quali molti nomi tassonomici, dal significato generale di ‘specie’, ‘classe’, grazie a processi di grammaticalizzazione acquisiscono nuovi valori sintattici, semantici e pragmatici (Renzi 2012). Le nuove costruzioni che si sono sviluppate nei vari periodi non hanno sostituito le vecchie, ma producono piuttosto un ampio ventaglio di usi stratificati (Hopper 1991) che si distinguono anche per una diversa distribuzione nei vari tipi di testo e modalità di trasmissione (Voghera 2013b). Il risultato è un aumento di costruzioni esterne al sintagma nominale, di cui tipo è originariamente testa, e uno sviluppo di costruzioni in cui tipo ha una sempre maggiore autonomia sia dal punto di vista sintattico sia dal punto di vista della sua posizione: da aggettivo o affisso aggettivogeno a preposizione, avverbio, connettivo e, infine, segnale discorsivo. Semanticamente, questo percorso comporta un passaggio da un significato concreto ad un significato sempre più astratto, ma soprattutto da un significato referenziale ad un significato di tipo relazionale e, infine, discorsivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.