Il moderno senso della fede, quello che si impone a partire dal secolo XVI nel mondo europeo e da cui pure discendono i movimenti protestanti, superando la visione giustinianea della ecclesia (έχχλησία), è noto, tende a concepire la stessa come tentativo di lettura individuale del «vissuto religioso», dove la storia si apre alle forme di un dialogo circoscritto fra due interlocutori, Dio e l'uomo; libero, il primo, vincolato, il secondo. Partendo da questa premessa, il più recente libro dedicato alla storia dell'Ave Maria, di cui qui intendiamo discutere alcuni aspetti, si propone pertanto come il prodotto di una bozza di elaborazione storica su di un tema che riguarda, necessariamente, lo studio della spiritualità cristiana, dove la struttura storica dell'agire umano passa essenzialmente attraverso i termini di «bene» e di «male», di «redenzione» e di «misericordia», di «libertà» e di «mistero».
Storia di una preghiera: l’Ave, Maria. Storia e Commento
TORTORA, Alfonso
2016-01-01
Abstract
Il moderno senso della fede, quello che si impone a partire dal secolo XVI nel mondo europeo e da cui pure discendono i movimenti protestanti, superando la visione giustinianea della ecclesia (έχχλησία), è noto, tende a concepire la stessa come tentativo di lettura individuale del «vissuto religioso», dove la storia si apre alle forme di un dialogo circoscritto fra due interlocutori, Dio e l'uomo; libero, il primo, vincolato, il secondo. Partendo da questa premessa, il più recente libro dedicato alla storia dell'Ave Maria, di cui qui intendiamo discutere alcuni aspetti, si propone pertanto come il prodotto di una bozza di elaborazione storica su di un tema che riguarda, necessariamente, lo studio della spiritualità cristiana, dove la struttura storica dell'agire umano passa essenzialmente attraverso i termini di «bene» e di «male», di «redenzione» e di «misericordia», di «libertà» e di «mistero».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.