Il testo si propone come teca didattica di orientamento pedagogico–strategico, attraverso lo studio e la riproposizione di artefatti cognitivi vicarianti, frutto di una traslazione di strumenti e interventi in ambito clinico–diagnostico valutativi e di didattica applicata, come arte della semplificazione e della relazione. Il ricorso agli artefatti, materiali e simbolici, intende evidenziare il loro ruolo di facilitazione nei processi di elaborazione, memorizzazione, svolgimento e risoluzioni del compito. La mente assorbente, apprende attraverso oggetti e dispositivi; l’uso dell’artefatto cognitivo, si caratterizza nella trasposizione didattica, progettata per favorire il savoir, effetto dell’alchimia della conoscenza. Pertanto, si necessita di una processuale e graduale cristallizzazione delle interconnessioni tra progettazione di strumenti e attività. Tra pratica ed evoluzione dell’artefatto, prodotto dell'intelligenza umana, si genera conseguenzialmente un processo di ciclica circolarità compito–artefatto, che innesca una incessante innovazione. Il testo, strumento di approfondimento sinottico–progettuale, è pensato per i docenti professionisti dell’educazione e per gli operatori del settore, che si approcciano agli autismi, intesi quali contestualizzanti problematiche, la cui visione disabilitante è la risultante di non conoscenza.
AUTISMI - FENOMENOLOGIA DEGLI ARTEFATTI COGNITIVI. ARCHETIPI INCLUSIVI DI DIDATTICA APPLICATA
CORONA, Felice;DE GIUSEPPE, TONIA
2015-01-01
Abstract
Il testo si propone come teca didattica di orientamento pedagogico–strategico, attraverso lo studio e la riproposizione di artefatti cognitivi vicarianti, frutto di una traslazione di strumenti e interventi in ambito clinico–diagnostico valutativi e di didattica applicata, come arte della semplificazione e della relazione. Il ricorso agli artefatti, materiali e simbolici, intende evidenziare il loro ruolo di facilitazione nei processi di elaborazione, memorizzazione, svolgimento e risoluzioni del compito. La mente assorbente, apprende attraverso oggetti e dispositivi; l’uso dell’artefatto cognitivo, si caratterizza nella trasposizione didattica, progettata per favorire il savoir, effetto dell’alchimia della conoscenza. Pertanto, si necessita di una processuale e graduale cristallizzazione delle interconnessioni tra progettazione di strumenti e attività. Tra pratica ed evoluzione dell’artefatto, prodotto dell'intelligenza umana, si genera conseguenzialmente un processo di ciclica circolarità compito–artefatto, che innesca una incessante innovazione. Il testo, strumento di approfondimento sinottico–progettuale, è pensato per i docenti professionisti dell’educazione e per gli operatori del settore, che si approcciano agli autismi, intesi quali contestualizzanti problematiche, la cui visione disabilitante è la risultante di non conoscenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.