The Irno-Solofrana valley, in recent years, with its gravitational attractions to Salerno, Nola, Naples and the areas of Irpinia and Sannio, up to the Puglia, has had real geographic changes, caused by an economic and social development which, while improving the life conditions of local people, has also changed and depleted their natural and cultural contexts, often ruining the landscape. The progressive abandonment of traditional forms of economy, linked to a lifestyle based on agricultural, allevative, crafts and manufacturing activities, did not erased the marks of their secular importance, preserved by the historical maps that, from the Kings of Aragon onwards, reveal their presence in the main cities of the valley, in a comparison, not always calm, with the local authorities (secular and religious). Also the place names contribute to the reconstruction of the past territorial framework, providing some examples often indicative of geographic personality of the denoted territories. A reflection about results of the comparison between historical and contemporary cartography (topographic and satellite) regarding this subregion, therefore, can help to point out its transformation processes, contributing to explain its original territorial identity and its evolution over time, noting the strengths and weaknesses of its current development and, in the same time, the value and importance of its ancient vocations, for a policy of balanced and sustainable economic integration of all its possibilities of development in the future.

Il solco Irno-Solofrana, con le sue gravitazioni verso il Salernitano, l’agro nolano-napoletano e l’area irpino-sannitica fino alla Puglia, ha conosciuto negli ultimi anni profondi mutamenti geografici, causati da uno sviluppo economico e sociale che, pur migliorando le condizioni di vita delle popolazioni locali, ne ha modificato e impoverito i contesti paesaggistico-culturali, spesso a danno del territorio nella sua globalità. Il progressivo abbandono delle forme di economia tradizionale, legate a un genere di vita fondato su attività agricoloallevative, artigianali e manifatturiere, non ha però cancellato i segni della loro secolare importanza, custoditi dalla cartografia storica che, dagli aragonesi in poi, ne rivela la presenza nei principali centri della zona in oggetto, in un confronto non sempre sereno con i poteri locali (laici ed ecclesiastici). Alla ricostruzione del quadro territoriale del passato contribuiscono anche i toponimi, fornendo alcuni esempi spesso indicativi della personalità geografica dei territori denotati. Una riflessione su quanto emerge dalla comparazione tra carte storiche e odierne (topografiche e satellitari) della subregione in oggetto può dunque contribuire a rendere più evidenti i processi di trasformazione che l’hanno riguardata, aiutando a chiarirne l’originaria identità territoriale e l’evoluzione nel tempo, rimarcando i punti di forza e di debolezza del suo attuale sviluppo e, al contempo, il valore e l’importanza delle sue antiche vocazioni, per una politica di integrazione economica equilibrata e sostenibile di tutte le sue potenzialità.

Mutazioni geografiche del solco Irno-Solofrana attraverso il confronto tra carte storiche e contemporanee

SINISCALCHI, Silvia
2016-01-01

Abstract

The Irno-Solofrana valley, in recent years, with its gravitational attractions to Salerno, Nola, Naples and the areas of Irpinia and Sannio, up to the Puglia, has had real geographic changes, caused by an economic and social development which, while improving the life conditions of local people, has also changed and depleted their natural and cultural contexts, often ruining the landscape. The progressive abandonment of traditional forms of economy, linked to a lifestyle based on agricultural, allevative, crafts and manufacturing activities, did not erased the marks of their secular importance, preserved by the historical maps that, from the Kings of Aragon onwards, reveal their presence in the main cities of the valley, in a comparison, not always calm, with the local authorities (secular and religious). Also the place names contribute to the reconstruction of the past territorial framework, providing some examples often indicative of geographic personality of the denoted territories. A reflection about results of the comparison between historical and contemporary cartography (topographic and satellite) regarding this subregion, therefore, can help to point out its transformation processes, contributing to explain its original territorial identity and its evolution over time, noting the strengths and weaknesses of its current development and, in the same time, the value and importance of its ancient vocations, for a policy of balanced and sustainable economic integration of all its possibilities of development in the future.
2016
Il solco Irno-Solofrana, con le sue gravitazioni verso il Salernitano, l’agro nolano-napoletano e l’area irpino-sannitica fino alla Puglia, ha conosciuto negli ultimi anni profondi mutamenti geografici, causati da uno sviluppo economico e sociale che, pur migliorando le condizioni di vita delle popolazioni locali, ne ha modificato e impoverito i contesti paesaggistico-culturali, spesso a danno del territorio nella sua globalità. Il progressivo abbandono delle forme di economia tradizionale, legate a un genere di vita fondato su attività agricoloallevative, artigianali e manifatturiere, non ha però cancellato i segni della loro secolare importanza, custoditi dalla cartografia storica che, dagli aragonesi in poi, ne rivela la presenza nei principali centri della zona in oggetto, in un confronto non sempre sereno con i poteri locali (laici ed ecclesiastici). Alla ricostruzione del quadro territoriale del passato contribuiscono anche i toponimi, fornendo alcuni esempi spesso indicativi della personalità geografica dei territori denotati. Una riflessione su quanto emerge dalla comparazione tra carte storiche e odierne (topografiche e satellitari) della subregione in oggetto può dunque contribuire a rendere più evidenti i processi di trasformazione che l’hanno riguardata, aiutando a chiarirne l’originaria identità territoriale e l’evoluzione nel tempo, rimarcando i punti di forza e di debolezza del suo attuale sviluppo e, al contempo, il valore e l’importanza delle sue antiche vocazioni, per una politica di integrazione economica equilibrata e sostenibile di tutte le sue potenzialità.
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