Il 17 gennaio 1839 l’Opera Concert Room del Queens’s Theatre di Londra annuncia uno spettacolo misto di poesia e musica. Sulla scena londinese, travestito da Dante Alighieri, un artista italiano, esule a Londra, avrebbe recitato alcuni passi della Commedia. Quell’artista si chiamava Gustavo Modena. È l’influenza di Mazzini che gli ispira visione e pratica teatrali aliene da mercificazione e capricci di moda. Il transfert scenico della poesia della Commedia consente al grande attore una singolare e fortunatissima operazione socioletteraria, destinata a durare nel tempo e utile alla ricezione dell’opera di Dante oltre la cerchia dei lettori specializzati. Anche per effetto del veicolo teatrale la Commedia si confermava elemento costitutivo della identità nazionale.
«Martedì [...] si Danteggia». Dante in scena
CHIRICO, Irene
2016
Abstract
Il 17 gennaio 1839 l’Opera Concert Room del Queens’s Theatre di Londra annuncia uno spettacolo misto di poesia e musica. Sulla scena londinese, travestito da Dante Alighieri, un artista italiano, esule a Londra, avrebbe recitato alcuni passi della Commedia. Quell’artista si chiamava Gustavo Modena. È l’influenza di Mazzini che gli ispira visione e pratica teatrali aliene da mercificazione e capricci di moda. Il transfert scenico della poesia della Commedia consente al grande attore una singolare e fortunatissima operazione socioletteraria, destinata a durare nel tempo e utile alla ricezione dell’opera di Dante oltre la cerchia dei lettori specializzati. Anche per effetto del veicolo teatrale la Commedia si confermava elemento costitutivo della identità nazionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.