In un ideale dialogo con Albert Hirschman e Charles Lindblom, mi interrogo su come prefigurare e valutare il cambiamento desiderato. I contributi più innovativi dei due autori sono in sintonia con i recenti approcci che si inscrivono nel paradigma della complessità. Il ragionamento scardina le premesse rational choice su cui si basa l’approccio mezzi-fini e richiama l’attenzione sui processi di apprendimento, i meccanismi sociali utili a mobilitare le risorse oggettive e soggettive presenti nei contesti in cui si attuano le politiche. Obiettivo dell’articolo è evidenziare le dimensioni ‘processuali’ del cambiamento desiderato su cui orientare l’analisi e la valutazione delle politiche pubbliche.
Il dilemma della politica: incrementalismo, possibilismo e teoria della complessità
MARRA, Mita
2015
Abstract
In un ideale dialogo con Albert Hirschman e Charles Lindblom, mi interrogo su come prefigurare e valutare il cambiamento desiderato. I contributi più innovativi dei due autori sono in sintonia con i recenti approcci che si inscrivono nel paradigma della complessità. Il ragionamento scardina le premesse rational choice su cui si basa l’approccio mezzi-fini e richiama l’attenzione sui processi di apprendimento, i meccanismi sociali utili a mobilitare le risorse oggettive e soggettive presenti nei contesti in cui si attuano le politiche. Obiettivo dell’articolo è evidenziare le dimensioni ‘processuali’ del cambiamento desiderato su cui orientare l’analisi e la valutazione delle politiche pubbliche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.