Il lemma nihil è dunque di fondamentale importanza in almeno quattro ‘luoghi’ della riflessione altomedievale, dove viene utilizzato in modo teologicamente e filosoficamente consapevole: l’onnipotenza e la trascendenza divina rispetto a un creato che è ontologicamente dipendente dal suo Creatore; la creatio ex nihilo, intesa come concetto limite che dimostra questa stessa onnipotenza; l’ordine del mondo e il problema del male (se niente è senza causa e il male è un niente, tutto ciò che è ad esso legato, come il peccato e la menzogna, è pure “nientificato”); e la problematica eucaristica, soprattutto come si è sviluppata nella metà del secolo XI (non bisogna inoltre trascurare il fatto che tutti questi temi teoretici hanno spesso delle concrete ricadute pratiche, in politica o in morale, che gli autori del tempo si premurano di sottolineare).
Nihil e negativo nella produzione teologico-filosofica dagli autori tardo-carolingi alla fine del secolo XI
DE FILIPPIS, RENATO
2017
Abstract
Il lemma nihil è dunque di fondamentale importanza in almeno quattro ‘luoghi’ della riflessione altomedievale, dove viene utilizzato in modo teologicamente e filosoficamente consapevole: l’onnipotenza e la trascendenza divina rispetto a un creato che è ontologicamente dipendente dal suo Creatore; la creatio ex nihilo, intesa come concetto limite che dimostra questa stessa onnipotenza; l’ordine del mondo e il problema del male (se niente è senza causa e il male è un niente, tutto ciò che è ad esso legato, come il peccato e la menzogna, è pure “nientificato”); e la problematica eucaristica, soprattutto come si è sviluppata nella metà del secolo XI (non bisogna inoltre trascurare il fatto che tutti questi temi teoretici hanno spesso delle concrete ricadute pratiche, in politica o in morale, che gli autori del tempo si premurano di sottolineare).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.