Nel mercato immobiliare, il rent to buy è generalmente strutturato come un contratto di locazione in cui l'inquilino ha la possibilità di acquistare la casa dopo un periodo di tempo predeterminato. Particolarmente in seguito alla crisi finanziaria, negli Stati Uniti, i vantaggi di questo modello alternativo hanno portato ad un rilancio dell'interesse verso il lease purchase e gli attori del settore pubblico e privato hanno esplorato la redditività di “lease-purchase products” per contribuire in modo responsabile e sostenibile all’accesso alla casa in proprietà da parte di molte famiglie americane. Lo schema del rent to buy, dunque, interseca molteplici esigenze: di quelli che vogliono semplicemente assicurarsi la disponibilità di un immobile; di coloro i quali necessitano di un accesso al credito per acquistare un immobile; dei venditori che, grazie a tale strumento, beneficiano di un significativo ampliamento del ventaglio di potenziali acquirenti. Il rent to buy è stato introdotto in Italia dal c.d. Decreto Sblocca Italia, come coordinato con la legge di conversione 11 novembre 2014, n. 164. L’inserimento del rent to buy si compie tuttavia in un contesto culturale poco propenso al suo accoglimento, per la mancanza dell’humus sociale, economico e finanziario su cui germogliare, costringendo la dottrina italiana (cui pure si deve l’apertura del dibattito in tema) ad una sorta di actio finium regundorum al fine di mostrare la convenienza del nuovo istituto rispetto ad altre figure affini. All’entusiastico accoglimento, nell’ordinamento italiano, del rent to buy è mancato il sostegno di un appropriato strumentario comparatistico in grado di soddisfare primarie esigenze di contestualizzazione dell’istituto. Questa propensione alla "permeabilità", se si guarda l'esperienza spagnola e francese, sembra affliggere solo il legislatore italiano particolarmente incline ad aprire le proprie coste ad approdi giuridici “stranieri” senza valutare adeguatamente crittotipi e coordinate culturali.

“Rent to buy” diversas variaciones con diferentes manuales (musicales).

Zambrano, Virginia
2017-01-01

Abstract

Nel mercato immobiliare, il rent to buy è generalmente strutturato come un contratto di locazione in cui l'inquilino ha la possibilità di acquistare la casa dopo un periodo di tempo predeterminato. Particolarmente in seguito alla crisi finanziaria, negli Stati Uniti, i vantaggi di questo modello alternativo hanno portato ad un rilancio dell'interesse verso il lease purchase e gli attori del settore pubblico e privato hanno esplorato la redditività di “lease-purchase products” per contribuire in modo responsabile e sostenibile all’accesso alla casa in proprietà da parte di molte famiglie americane. Lo schema del rent to buy, dunque, interseca molteplici esigenze: di quelli che vogliono semplicemente assicurarsi la disponibilità di un immobile; di coloro i quali necessitano di un accesso al credito per acquistare un immobile; dei venditori che, grazie a tale strumento, beneficiano di un significativo ampliamento del ventaglio di potenziali acquirenti. Il rent to buy è stato introdotto in Italia dal c.d. Decreto Sblocca Italia, come coordinato con la legge di conversione 11 novembre 2014, n. 164. L’inserimento del rent to buy si compie tuttavia in un contesto culturale poco propenso al suo accoglimento, per la mancanza dell’humus sociale, economico e finanziario su cui germogliare, costringendo la dottrina italiana (cui pure si deve l’apertura del dibattito in tema) ad una sorta di actio finium regundorum al fine di mostrare la convenienza del nuovo istituto rispetto ad altre figure affini. All’entusiastico accoglimento, nell’ordinamento italiano, del rent to buy è mancato il sostegno di un appropriato strumentario comparatistico in grado di soddisfare primarie esigenze di contestualizzazione dell’istituto. Questa propensione alla "permeabilità", se si guarda l'esperienza spagnola e francese, sembra affliggere solo il legislatore italiano particolarmente incline ad aprire le proprie coste ad approdi giuridici “stranieri” senza valutare adeguatamente crittotipi e coordinate culturali.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4703404
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