Incentrato sui parchi e sulle aree protette quali luoghi in cui sopravvivono condizioni di equilibrio ecosistemico da conservare e valorizzare, il presente lavoro propone un percorso di riflessione che conduce alla definizione di una strategia di valorizzazione capace di coniugare in modo virtuoso finalità di conservazione e di valorizzazione, adottando un’ottica unitaria di promozione dello sviluppo sostenibile. A fondamento teorico e metodologico del percorso sviluppato, la sostenibilità, concepita alla luce della visione sistemica e, specificamente, dell’Approccio Sistemico Vitale (ASV), fornisce la chiave dell’interpretazione proposta e diviene il filo rosso della trattazione. Assumendo una prospettiva manageriale, il lavoro muove dall’indagare la sostenibilità nel contesto delle organizzazioni, evidenziando la necessità di un cambiamento paradigmatico che conduca a incorporare definitivamente l’ottica della sostenibilità nei modelli di gestione delle organizzazioni al fine di rafforzarne la vitalità. Alla luce dell’ASV, infatti, la sostenibilità appare come intrinsecamente connessa alla vitalità del sistema, determinandone le condizioni e le probabilità di sopravvivenza nel contesto. Su queste basi, la riflessione procede affrontando la trattazione dei parchi e delle aree protette come sistemi non solo sostenibili ma anche vitali. In questa prospettiva, osservando la realtà operativa dei parchi e delle aree protette, emerge una condizione piuttosto diffusa di limitata vitalità relazionale, che determina una forma di ‘isolamento’ dei parchi e delle aree protette dal contesto, che è in assoluto contrasto con le finalità che ne hanno legittimato l’istituzione. Il lavoro, così, si indirizza a ricercare modelli di riferimento che possano supportare, metodologicamente e strategicamente, lo svolgimento di un ruolo attivo dei parchi e delle aree protette quali componenti critiche di più ampi sistemi territoriali. Il riferimento alle classificazioni delle prestigiose liste dell’UNESCO e ai modelli di governance in ottica di sostenibilità sviluppati in ambito manageriale, offre spunti utili all’avanzamento della riflessione, incentrati, specificamente, sull’analisi del caso emblematico delle Riserve della Biosfera del Programma MaB (Man and the Biosphere) dell’UNESCO, come possibile modello di gestione, e della Tripla Elica della Sostenibilità, come possibile modello di governance. Dotati di appropriati modelli di riferimento, nonché delle necessarie capacità e competenze – tecniche, scientifiche, ma anche manageriali –, gli enti di gestione dei parchi e delle aree protette possono vantare la possibilità di svolgere un ruolo di grande rilievo nel più ampio contesto territoriale di gravitazione del sito. Tale possibilità risiede, tuttavia, nella capacità di formulare e implementare una valida strategia di governo e di gestione che dimostri di avere innanzitutto superato la visione dicotomica, alla base del tradizionale dilemma conservazione/valorizzazione, che a lungo ha frenato l’azione di governo, lasciando largamente inespresso il potenziale di creazione di valore della ricchissima dotazione di aree protette del nostro Paese. Alla luce della visione sistemica, il dilemma conservazione/valorizzazione si dissolve nella definizione di una strategia di valorizzazione che fa leva sulla conservazione stessa, riconoscendo nel conservato equilibrio ecosistemico del sito una ‘testimonianza di civiltà’. Emerge, così, un valore culturale dei parchi e delle aree protette quali testimonianze vive della sopravvivenza e dell’importanza di un armonico rapporto tra uomo e natura. Un valore culturale che diviene il cuore e la chiave di una unitaria strategia di valorizzazione in ottica di sostenibilità. Un valore culturale che non si pone in alternativa né semplicemente si aggiunge al ricercato valore economico, ma ne diventa base più solida, ampliandone la gamma e magnificandone il significato.

Gestione e valorizzazione delle aree protette in ottica sistemica di sostenibilità

Saviano Marialuisa
2018-01-01

Abstract

Incentrato sui parchi e sulle aree protette quali luoghi in cui sopravvivono condizioni di equilibrio ecosistemico da conservare e valorizzare, il presente lavoro propone un percorso di riflessione che conduce alla definizione di una strategia di valorizzazione capace di coniugare in modo virtuoso finalità di conservazione e di valorizzazione, adottando un’ottica unitaria di promozione dello sviluppo sostenibile. A fondamento teorico e metodologico del percorso sviluppato, la sostenibilità, concepita alla luce della visione sistemica e, specificamente, dell’Approccio Sistemico Vitale (ASV), fornisce la chiave dell’interpretazione proposta e diviene il filo rosso della trattazione. Assumendo una prospettiva manageriale, il lavoro muove dall’indagare la sostenibilità nel contesto delle organizzazioni, evidenziando la necessità di un cambiamento paradigmatico che conduca a incorporare definitivamente l’ottica della sostenibilità nei modelli di gestione delle organizzazioni al fine di rafforzarne la vitalità. Alla luce dell’ASV, infatti, la sostenibilità appare come intrinsecamente connessa alla vitalità del sistema, determinandone le condizioni e le probabilità di sopravvivenza nel contesto. Su queste basi, la riflessione procede affrontando la trattazione dei parchi e delle aree protette come sistemi non solo sostenibili ma anche vitali. In questa prospettiva, osservando la realtà operativa dei parchi e delle aree protette, emerge una condizione piuttosto diffusa di limitata vitalità relazionale, che determina una forma di ‘isolamento’ dei parchi e delle aree protette dal contesto, che è in assoluto contrasto con le finalità che ne hanno legittimato l’istituzione. Il lavoro, così, si indirizza a ricercare modelli di riferimento che possano supportare, metodologicamente e strategicamente, lo svolgimento di un ruolo attivo dei parchi e delle aree protette quali componenti critiche di più ampi sistemi territoriali. Il riferimento alle classificazioni delle prestigiose liste dell’UNESCO e ai modelli di governance in ottica di sostenibilità sviluppati in ambito manageriale, offre spunti utili all’avanzamento della riflessione, incentrati, specificamente, sull’analisi del caso emblematico delle Riserve della Biosfera del Programma MaB (Man and the Biosphere) dell’UNESCO, come possibile modello di gestione, e della Tripla Elica della Sostenibilità, come possibile modello di governance. Dotati di appropriati modelli di riferimento, nonché delle necessarie capacità e competenze – tecniche, scientifiche, ma anche manageriali –, gli enti di gestione dei parchi e delle aree protette possono vantare la possibilità di svolgere un ruolo di grande rilievo nel più ampio contesto territoriale di gravitazione del sito. Tale possibilità risiede, tuttavia, nella capacità di formulare e implementare una valida strategia di governo e di gestione che dimostri di avere innanzitutto superato la visione dicotomica, alla base del tradizionale dilemma conservazione/valorizzazione, che a lungo ha frenato l’azione di governo, lasciando largamente inespresso il potenziale di creazione di valore della ricchissima dotazione di aree protette del nostro Paese. Alla luce della visione sistemica, il dilemma conservazione/valorizzazione si dissolve nella definizione di una strategia di valorizzazione che fa leva sulla conservazione stessa, riconoscendo nel conservato equilibrio ecosistemico del sito una ‘testimonianza di civiltà’. Emerge, così, un valore culturale dei parchi e delle aree protette quali testimonianze vive della sopravvivenza e dell’importanza di un armonico rapporto tra uomo e natura. Un valore culturale che diviene il cuore e la chiave di una unitaria strategia di valorizzazione in ottica di sostenibilità. Un valore culturale che non si pone in alternativa né semplicemente si aggiunge al ricercato valore economico, ma ne diventa base più solida, ampliandone la gamma e magnificandone il significato.
2018
978-88-9217426-9
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4704089
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