Il volume tratta la tematica della responsabilità del vettore marittimo di persone, anche alla luce del regolamento (Ce) n. 392/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2009, relativo alla «responsabilità dei vettori che trasportano passeggeri via mare in caso di incidente». Tale regolamento sostanzialmente recepisce e incorpora, integrandone alcune previsioni, la convenzione di Atene del 1974 e il protocollo di Londra del 2002 (all. I), nonché la riserva e gli orientamenti dell’IMO per l’attuazione della convenzione, adottati dal Comitato giuridico dell’IMO il 19 ottobre 2006 (all. II) e dichiarati, dall’art. 3.2, espressamente vincolanti. Il tema è stato affrontato tenendo in particolare considerazione i profili organizzativi dell’impresa di trasporto marittimo, in relazione alla gestione del rischio derivante dall’attività; in quest’ottica, si è tentato di inquadrare la responsabilità del vettore e i danni risarcibili al passeggero alla luce del diritto interno, comunitario e internazionaluniforme, senza trascurare i profili di rilievo costituzionale della disciplina.
La responsabilità del vettore marittimo di persone. Rischio e adeguatezza dell'assetto organizzativo dell'impresa.
mauro menicucci
2018-01-01
Abstract
Il volume tratta la tematica della responsabilità del vettore marittimo di persone, anche alla luce del regolamento (Ce) n. 392/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2009, relativo alla «responsabilità dei vettori che trasportano passeggeri via mare in caso di incidente». Tale regolamento sostanzialmente recepisce e incorpora, integrandone alcune previsioni, la convenzione di Atene del 1974 e il protocollo di Londra del 2002 (all. I), nonché la riserva e gli orientamenti dell’IMO per l’attuazione della convenzione, adottati dal Comitato giuridico dell’IMO il 19 ottobre 2006 (all. II) e dichiarati, dall’art. 3.2, espressamente vincolanti. Il tema è stato affrontato tenendo in particolare considerazione i profili organizzativi dell’impresa di trasporto marittimo, in relazione alla gestione del rischio derivante dall’attività; in quest’ottica, si è tentato di inquadrare la responsabilità del vettore e i danni risarcibili al passeggero alla luce del diritto interno, comunitario e internazionaluniforme, senza trascurare i profili di rilievo costituzionale della disciplina.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.