Il caso del diniego, da parte dell’amministrazione scolastica, all’erogazione di pasti vegani in favore di un minore è destinato a riaccendere il dibattito sui limiti della libertà di religione e di coscienza in una società sempre più multiculturale. I temi coinvolti nella specie sono molteplici e complessi, dal diritto a vivere secondo coscienza all’interno delle comunità intermedie a quello di autodeterminazione dei minori nell’ambito delle scelte esistenziali, dai limiti alla responsabilità genitoriale alla tutela della salute di soggetti minori di età, fino a toccare il delicato problema del bilanciamento tra i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali e le esigenze organizzative della P.A. costrette a muoversi entro stringenti vincoli di bilancio. La difficile opera di mediazione tra tutti i valori e interessi sottesi al caso deciso dal TRGA di Bolzano sembra trovare, però, un valido strumento nel cd. principio del “ragionevole accomodamento” grazie al quale valutare se lo sforzo delle istituzioni, rispetto alle istanze fondate su credenze religiose o su orientamenti ideologici laici, possa ritenersi adeguato e in grado di garantire effettivamente il principio di non discriminazione.
Pluralismo dell'offerta nutrizionale tra libertà di coscienza, tutela della salute del minore ed esigenze organizzative della P.A.
Antonio Musio
2018
Abstract
Il caso del diniego, da parte dell’amministrazione scolastica, all’erogazione di pasti vegani in favore di un minore è destinato a riaccendere il dibattito sui limiti della libertà di religione e di coscienza in una società sempre più multiculturale. I temi coinvolti nella specie sono molteplici e complessi, dal diritto a vivere secondo coscienza all’interno delle comunità intermedie a quello di autodeterminazione dei minori nell’ambito delle scelte esistenziali, dai limiti alla responsabilità genitoriale alla tutela della salute di soggetti minori di età, fino a toccare il delicato problema del bilanciamento tra i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali e le esigenze organizzative della P.A. costrette a muoversi entro stringenti vincoli di bilancio. La difficile opera di mediazione tra tutti i valori e interessi sottesi al caso deciso dal TRGA di Bolzano sembra trovare, però, un valido strumento nel cd. principio del “ragionevole accomodamento” grazie al quale valutare se lo sforzo delle istituzioni, rispetto alle istanze fondate su credenze religiose o su orientamenti ideologici laici, possa ritenersi adeguato e in grado di garantire effettivamente il principio di non discriminazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.