La conoscenza e i saperi sociologici sono fondamentali per una concreta ed efficace lettura dei fenomeni sociali. Il problema, tuttavia, è riuscire a costruire e a mantenere significative correlazioni tra il pensiero sociologico e l’autonomia dalle altre scienze senza però andare a negare una necessaria integrazione e interdipendenza disciplinare. La necessità di riflettere sulla sociologia della conoscenza è motivata dal fatto che questa lettura ha permesso di evidenziare come la cono-scenza non è altro che la costruzione della realtà, una realtà multidimensionale e multiforme. La prima configurazione di conoscenza cui fanno ricorso gli uomini nel loro agire quotidiano, infatti, è costituita dall’idea che gli individui si sono costruite del mondo o dei mondi di vita (rappresentazioni sociali). Far riferimento all’Integralismo di Sorokin ha permesso di evidenziare come molti dei concetti ed elementi presentati per il passato sono ancora attuali o attualizzabili per la comprensione di come la conoscenza oggi possa influenzare la costruzione della realtà, ma allo stesso tempo lo sviluppo delle società, e la stessa relazione tra gli individui, la conoscenza e la società. È auspicabile, dunque, che una teoria integrale della conoscenza si sviluppi e diventi conoscenza riflessiva in grado di promuove la costruzione dei collegamenti negli ambienti di vita dei soggetti e tra i soggetti. Non rinnegando l’autonomia della singole discipline delle scienze sociali (sociologia, psicologia, antropologia, etc.), ma abbandonando l’eccesso di autoreferenzialità che fa assolvere tutta la conoscenza entro i propri quadri di riferimento e paradigmi.

Pitirim A. Sorokin il teorico della sociologia integrale

Emiliana, Mangone
2018-01-01

Abstract

La conoscenza e i saperi sociologici sono fondamentali per una concreta ed efficace lettura dei fenomeni sociali. Il problema, tuttavia, è riuscire a costruire e a mantenere significative correlazioni tra il pensiero sociologico e l’autonomia dalle altre scienze senza però andare a negare una necessaria integrazione e interdipendenza disciplinare. La necessità di riflettere sulla sociologia della conoscenza è motivata dal fatto che questa lettura ha permesso di evidenziare come la cono-scenza non è altro che la costruzione della realtà, una realtà multidimensionale e multiforme. La prima configurazione di conoscenza cui fanno ricorso gli uomini nel loro agire quotidiano, infatti, è costituita dall’idea che gli individui si sono costruite del mondo o dei mondi di vita (rappresentazioni sociali). Far riferimento all’Integralismo di Sorokin ha permesso di evidenziare come molti dei concetti ed elementi presentati per il passato sono ancora attuali o attualizzabili per la comprensione di come la conoscenza oggi possa influenzare la costruzione della realtà, ma allo stesso tempo lo sviluppo delle società, e la stessa relazione tra gli individui, la conoscenza e la società. È auspicabile, dunque, che una teoria integrale della conoscenza si sviluppi e diventi conoscenza riflessiva in grado di promuove la costruzione dei collegamenti negli ambienti di vita dei soggetti e tra i soggetti. Non rinnegando l’autonomia della singole discipline delle scienze sociali (sociologia, psicologia, antropologia, etc.), ma abbandonando l’eccesso di autoreferenzialità che fa assolvere tutta la conoscenza entro i propri quadri di riferimento e paradigmi.
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