Come in tutti i campi scientifici, anche nell’ambito dell’indagine dedicata al gioco, vi sono orientamenti non soltanto diversi, ma addirittura contrastanti. C’è chi ha sostenuto che giocando l’uomo non faccia altro che rispondere ad un bisogno innato di imitazione o di divertimento, chi invece ritiene che l’uomo si prepari alla vita adulta per esercitare gradualmente una sorta di autocontrollo sulle proprie pulsioni, chi ancora attribuisce al gioco un profondo valore culturale.  Tutto questo ci induce a riflettere su una questione principale, qualsiasi sia l’approccio e la metodologia di indagine, il gioco è intrinsecamente connesso alla vita umana e alla sua evoluzione. Il gioco è per sua natura educante, stimola l’immaginazione, la creatività ed il cambiamento e facilita la socializzazione. Attraverso di esso il bambino sperimenta l’importanza delle regole nella relazione con gli altri ed impara a controllare e a gestire il proprio vissuto emotivo. L’emozione è, dunque, il risultato di esperienze complesse, che mediano il rapporto tra organismo e ambiente, è associata a molteplici aspetti del comportamento umano come le percezioni, la memoria, l’intelligenza e la creatività. Comprendere il mondo emozionale è fondamentale per imparare a gestirlo e a dirigerlo verso azioni coerenti con la “propria immagine” e i propri desideri. Cogliere le sottili sinergie tra intelligenza razionale ed emotiva è dunque indispensabile ai fini di un’evoluzione personale e professionale. Tutto si gioca su questo assunto. Ora non ci resta che vivere il “gioco della vita”.

Epistemologia del gioco. Teorie, definizioni e metodi per un'educazione emozionale

MARIA ANNARUMMA
2019-01-01

Abstract

Come in tutti i campi scientifici, anche nell’ambito dell’indagine dedicata al gioco, vi sono orientamenti non soltanto diversi, ma addirittura contrastanti. C’è chi ha sostenuto che giocando l’uomo non faccia altro che rispondere ad un bisogno innato di imitazione o di divertimento, chi invece ritiene che l’uomo si prepari alla vita adulta per esercitare gradualmente una sorta di autocontrollo sulle proprie pulsioni, chi ancora attribuisce al gioco un profondo valore culturale.  Tutto questo ci induce a riflettere su una questione principale, qualsiasi sia l’approccio e la metodologia di indagine, il gioco è intrinsecamente connesso alla vita umana e alla sua evoluzione. Il gioco è per sua natura educante, stimola l’immaginazione, la creatività ed il cambiamento e facilita la socializzazione. Attraverso di esso il bambino sperimenta l’importanza delle regole nella relazione con gli altri ed impara a controllare e a gestire il proprio vissuto emotivo. L’emozione è, dunque, il risultato di esperienze complesse, che mediano il rapporto tra organismo e ambiente, è associata a molteplici aspetti del comportamento umano come le percezioni, la memoria, l’intelligenza e la creatività. Comprendere il mondo emozionale è fondamentale per imparare a gestirlo e a dirigerlo verso azioni coerenti con la “propria immagine” e i propri desideri. Cogliere le sottili sinergie tra intelligenza razionale ed emotiva è dunque indispensabile ai fini di un’evoluzione personale e professionale. Tutto si gioca su questo assunto. Ora non ci resta che vivere il “gioco della vita”.
2019
978-88-6152-267-1
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