Il saggio presenta un caso di lavoro riguardante le «Memorie» di Lorenzo da Ponte, pubblicate a New York in due edizioni negli anni Venti dell’Ottocento e scarsamente diffuse in Europa. Edizione di riferimento in Italia è ancora oggi quella pubblicata nel 1918 nella collana di Laterza Scrittori d’Italia, a cura di Giovanni Gambarin e Fausto Nicolini: si tratta di un contributo serio (soprattutto perché pone il problema del confronto tra le due stampe d’autore) ma non propriamente critico, eppure difficilmente superabile per le difficoltà legate alla collazione. Si presenta qui il testo di una lunga Orazione pronunciata da De Ponte la sera del 10 marzo 1828 ed inserita nella quinta parte dell’autobiografia, con una serie di interrogativi riguardanti la legittimità di un’edizione ‘separata’ dalle stesse «Memorie» e la definizione dei criteri di resa testuale. È auspicabile che una ricostruzione ‘criticamente verificata’ come quella proposta avvii una riflessione sulle possibilità alternative alle edizioni critiche tradizionali, quando non praticabili per penuria di risorse o difetto di credito accademico.
Esperienze di lavoro di un editore delle «Memorie» di Lorenzo da Ponte
Laura Paolino
2019
Abstract
Il saggio presenta un caso di lavoro riguardante le «Memorie» di Lorenzo da Ponte, pubblicate a New York in due edizioni negli anni Venti dell’Ottocento e scarsamente diffuse in Europa. Edizione di riferimento in Italia è ancora oggi quella pubblicata nel 1918 nella collana di Laterza Scrittori d’Italia, a cura di Giovanni Gambarin e Fausto Nicolini: si tratta di un contributo serio (soprattutto perché pone il problema del confronto tra le due stampe d’autore) ma non propriamente critico, eppure difficilmente superabile per le difficoltà legate alla collazione. Si presenta qui il testo di una lunga Orazione pronunciata da De Ponte la sera del 10 marzo 1828 ed inserita nella quinta parte dell’autobiografia, con una serie di interrogativi riguardanti la legittimità di un’edizione ‘separata’ dalle stesse «Memorie» e la definizione dei criteri di resa testuale. È auspicabile che una ricostruzione ‘criticamente verificata’ come quella proposta avvii una riflessione sulle possibilità alternative alle edizioni critiche tradizionali, quando non praticabili per penuria di risorse o difetto di credito accademico.File | Dimensione | Formato | |
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