Il proliferare di progetti finalizzati alla costruzione di ontologie a carattere geografico ha consentito un generale ripensamento del rapporto tra ontologia e geografia, finalizzato a discutere criticamente le assunzioni filosofiche su cui si struttura l’indagine geografica e a definire cosa si intenda, appunto, con entità geografica. Ovviamente, il dibattito non si è limitato agli aspetti più generali di tale rapporto, e ha colto le peculiarità e i quesiti alla base dei vari progetti in questione. Alcuni di questi, trattando nello specifico le conoscenze geografiche delle popolazioni antiche, hanno reso necessario un confronto tra geografia antica e contemporanea che discutesse le rappresentazioni, i risvolti ontologici e, più in generale, il contributo e la collocazione della geografia antica nel panorama contemporaneo. Ed è proprio su questi aspetti che sarà incentrata la mia riflessione. Nel primo paragrafo cercherò di definire cosa si intende con ontologia della geografia, discutendone i principali problemi e le questioni che ne sono alla base. Nel secondo, tenterò di delineare la distinzione tra geografia classica e geografie non classiche. Nel terzo evidenzierò i problemi affrontati dai geografi del passato e mostrerò la pluralità di approcci metodologici attraverso i quali le popolazioni antiche, in particolare Greci e Romani, hanno immaginato e definito la configurazione del mondo abitato. Nel quarto, infine, rifletterò sulla possibilità di collocare la geografia antica nella distinzione contemporanea tra geografia classica e geografie non classiche.

Ontologia e rappresentazioni spaziali. La geografia antica e la distinzione tra geografia classica e geografie non classiche

TAMBASSI T
2017-01-01

Abstract

Il proliferare di progetti finalizzati alla costruzione di ontologie a carattere geografico ha consentito un generale ripensamento del rapporto tra ontologia e geografia, finalizzato a discutere criticamente le assunzioni filosofiche su cui si struttura l’indagine geografica e a definire cosa si intenda, appunto, con entità geografica. Ovviamente, il dibattito non si è limitato agli aspetti più generali di tale rapporto, e ha colto le peculiarità e i quesiti alla base dei vari progetti in questione. Alcuni di questi, trattando nello specifico le conoscenze geografiche delle popolazioni antiche, hanno reso necessario un confronto tra geografia antica e contemporanea che discutesse le rappresentazioni, i risvolti ontologici e, più in generale, il contributo e la collocazione della geografia antica nel panorama contemporaneo. Ed è proprio su questi aspetti che sarà incentrata la mia riflessione. Nel primo paragrafo cercherò di definire cosa si intende con ontologia della geografia, discutendone i principali problemi e le questioni che ne sono alla base. Nel secondo, tenterò di delineare la distinzione tra geografia classica e geografie non classiche. Nel terzo evidenzierò i problemi affrontati dai geografi del passato e mostrerò la pluralità di approcci metodologici attraverso i quali le popolazioni antiche, in particolare Greci e Romani, hanno immaginato e definito la configurazione del mondo abitato. Nel quarto, infine, rifletterò sulla possibilità di collocare la geografia antica nella distinzione contemporanea tra geografia classica e geografie non classiche.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4728583
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