Le nuove linee di PAC improntate al corretto funzionamento del mercato richiedono meccanismi di contrasto alle pratiche commerciali sleali e la definizione di buone pratiche, sui quali da tempo si appunta l’attenzione delle istituzioni europee. In questo contesto si colloca la disciplina introdotta dal legislatore italiano con l’art. 62, d.l. n. 1/2012, che anticipa in parte la recente dir. 2019/633 tesa a definire un quadro normativo comune specificamente diretto a contrastare le pratiche sleali nei rapporti business to business lungo la filiera agroalimentare. L’analisi congiunta dei due provvedimenti evidenzia luci ed ombre delle soluzioni adottate dal legislatore europeo, di là dalla consapevolezza che il problema delle relazioni asimmetriche (di cui le aste online sono un esempio paradigmatico) attiene alla struttura dei mercati ) e che soltanto il graduale riequilibrio delle posizioni occupate dai diversi attori della filiera agroalimentare – cui può concorrere, fra l’altro, un più agevole accesso al credito da parte del produttore agroalimentare - è garanzia di relazioni contrattuali efficienti e giuste per le parti e per la collettività nel suo complesso.

FILIERA AGROALIMENTARE E PRATICHE COMMERCIALI SLEALI

MARIASSUNTA IMBRENDA
2019-01-01

Abstract

Le nuove linee di PAC improntate al corretto funzionamento del mercato richiedono meccanismi di contrasto alle pratiche commerciali sleali e la definizione di buone pratiche, sui quali da tempo si appunta l’attenzione delle istituzioni europee. In questo contesto si colloca la disciplina introdotta dal legislatore italiano con l’art. 62, d.l. n. 1/2012, che anticipa in parte la recente dir. 2019/633 tesa a definire un quadro normativo comune specificamente diretto a contrastare le pratiche sleali nei rapporti business to business lungo la filiera agroalimentare. L’analisi congiunta dei due provvedimenti evidenzia luci ed ombre delle soluzioni adottate dal legislatore europeo, di là dalla consapevolezza che il problema delle relazioni asimmetriche (di cui le aste online sono un esempio paradigmatico) attiene alla struttura dei mercati ) e che soltanto il graduale riequilibrio delle posizioni occupate dai diversi attori della filiera agroalimentare – cui può concorrere, fra l’altro, un più agevole accesso al credito da parte del produttore agroalimentare - è garanzia di relazioni contrattuali efficienti e giuste per le parti e per la collettività nel suo complesso.
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