Il saggio ricostruisce le principali tappe del conflitto tra magistratura (parlamenti) e potere politico sovrano (corona e governo regio) nella Francia assolutistica con particolare attenzione alla fase immediatamente successiva alla morte di Luigi XIV, nella lettura che ne fornisce la dottrina del milieu parlementaire successivo. Nella fase cruciale della lotta, intorno alla metà del XVIII secolo, soprattutto ad opera del geniale avvocato Louis-Adrien Le Paige, i robins elaborarono una ricostruzione del passato nazionale imperniata sul ruolo della magistratura. Era stato infatti grazie all'intervento decisivo di questa se in Francia si era affermata e radicata la monarchia contro il particolarismo feudale, le pretese ecclesiastiche e l'invadenza imperiale e il Paese era uscito dalla terribile fase delle guerre di religione. Il regno del re-sole era stato una sciagurata parentesi che i robins considerarono alla stragua di una traversata nel deserto. Ma la forza della giurisdizione si era rivelata ben più resistente e tenace della forzatura costituzionale (fallita) tentata dalla monarchia. Subito dopo la morte di Luigi XIV il Parlamento si riunì e cassò il testamento del gran re, stipulando un accordo politico con il reggente e ponendo le condizioni per la sua rinascita politica. Cosa che si verificò con una inesorabile puntualità. Da quel momento e fino alla Rivoluzione lo scontro tra magistratura e potere politico fu continuo e toccò punte d'inaudita asprezza determinando pressoché tutta la vita politica francese.

Giuristi e storia dello Stato. Il conflitto magistratura-potere politico nella Francia del Settecento

DI DONATO Francesco
2003-01-01

Abstract

Il saggio ricostruisce le principali tappe del conflitto tra magistratura (parlamenti) e potere politico sovrano (corona e governo regio) nella Francia assolutistica con particolare attenzione alla fase immediatamente successiva alla morte di Luigi XIV, nella lettura che ne fornisce la dottrina del milieu parlementaire successivo. Nella fase cruciale della lotta, intorno alla metà del XVIII secolo, soprattutto ad opera del geniale avvocato Louis-Adrien Le Paige, i robins elaborarono una ricostruzione del passato nazionale imperniata sul ruolo della magistratura. Era stato infatti grazie all'intervento decisivo di questa se in Francia si era affermata e radicata la monarchia contro il particolarismo feudale, le pretese ecclesiastiche e l'invadenza imperiale e il Paese era uscito dalla terribile fase delle guerre di religione. Il regno del re-sole era stato una sciagurata parentesi che i robins considerarono alla stragua di una traversata nel deserto. Ma la forza della giurisdizione si era rivelata ben più resistente e tenace della forzatura costituzionale (fallita) tentata dalla monarchia. Subito dopo la morte di Luigi XIV il Parlamento si riunì e cassò il testamento del gran re, stipulando un accordo politico con il reggente e ponendo le condizioni per la sua rinascita politica. Cosa che si verificò con una inesorabile puntualità. Da quel momento e fino alla Rivoluzione lo scontro tra magistratura e potere politico fu continuo e toccò punte d'inaudita asprezza determinando pressoché tutta la vita politica francese.
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