La personalità di Niccolò Fraggianni, giurista barlettano che ascese ai vertici del ministero togato nel Regno di Napoli, non era stata mai studiata prima di questo lavoro monografico con sistematica organicità. Studiare il personaggio Fraggianni significa imbattersi in tutte le problematiche della storia giuridica, politica e istituzionale del suo tempo. Il duplice volume del quale qui si offre la sintesi si concentra appunto su questi legami trasversali attraverso i quali il ministero togato napoletano era in contatto con le culture giuridico-politiche e con la vita istituzionale dei maggiori Paesi europei. Tra questi il ruolo di primo piano era giocato dalla Francia e in particolare dai parlamenti e dalla dottrina costituzionale che essi elaborarono. Dottrina recepita in pieno, proprio attraverso Fraggianni, dal ministero togato napoletano. Fraggianni portò questo enorme bagaglio dottrinale e ideologico in tutte le magistrature che ricoprì (le maggiori del Regno) facendosi sempre apprezzare per straordinaria perizia tecnica e spiccato senso politico, amalgamati da una moderazione di fondo che temperava la sua immensa curiositas che lo portava a leggere (in sette lingue diverse) le più importanti opere della cultura europea. Fu allievo di Leibniz a Vienna e corrispondente di Montesquieu e Le Paige.

Esperienza e ideologia ministeriale nella crisi dell’Ancien Régime – Niccolò Fraggianni tra diritto, istituzioni e politica (1725-1763), vol. II, Jovene, Napoli 1996

DI DONATO Francesco
1996-01-01

Abstract

La personalità di Niccolò Fraggianni, giurista barlettano che ascese ai vertici del ministero togato nel Regno di Napoli, non era stata mai studiata prima di questo lavoro monografico con sistematica organicità. Studiare il personaggio Fraggianni significa imbattersi in tutte le problematiche della storia giuridica, politica e istituzionale del suo tempo. Il duplice volume del quale qui si offre la sintesi si concentra appunto su questi legami trasversali attraverso i quali il ministero togato napoletano era in contatto con le culture giuridico-politiche e con la vita istituzionale dei maggiori Paesi europei. Tra questi il ruolo di primo piano era giocato dalla Francia e in particolare dai parlamenti e dalla dottrina costituzionale che essi elaborarono. Dottrina recepita in pieno, proprio attraverso Fraggianni, dal ministero togato napoletano. Fraggianni portò questo enorme bagaglio dottrinale e ideologico in tutte le magistrature che ricoprì (le maggiori del Regno) facendosi sempre apprezzare per straordinaria perizia tecnica e spiccato senso politico, amalgamati da una moderazione di fondo che temperava la sua immensa curiositas che lo portava a leggere (in sette lingue diverse) le più importanti opere della cultura europea. Fu allievo di Leibniz a Vienna e corrispondente di Montesquieu e Le Paige.
1996
88-243-1182-2
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