Giuseppe Acone è stato uno dei principali protagonisti della pedagogia italiana degli ultimi decenni. La sua analisi del tempo presente segnato da relativismo, scetticismo, tecnicismo è stata severa e rigorosa in nome del primato e delle ragioni della persona umana. Il volume mette a fuoco le varie piste di riflessione di uno studioso indipendente e riluttante a farsi assorbire da mode culturali e luoghi comuni, un uomo libero costantemente fuori dal rigo e dai sentieri già tracciati. Maestro autorevole, intellettuale generoso, Giuseppe Acone ha saputo cogliere, con largo anticipo, i segni di un tempo ed a fornire degli stessi una lettura pedagogica mai scontata, mai à la page e politically correct, ma sempre problematica, aperta e fortemente dialettica. Sarebbe ingenuo e illusorio credere di poter attraversare l’opera di Giuseppe Acone senza tenersi in qualche modo ai bordi, senza operare una doverosa scelta sui molteplici piani teorici con cui ha fatto i conti nel suo lungo interrogare cortesemente il mondo. Muovendo da questa inaggirabile premessa, il volume individua alcune linee traccianti il pensiero aconiano: la pedagogia come filosofia genitiva; la persona come discontinuità ontologica; il neopersonalismo come spazio per una riconsiderazione progettuale dell’educazione; la razionalità filosofica e scientifico-tecnologica come orizzonte e confine della pensabilità pedagogica; i luoghi e le forme di una paideia in continua tensione tra tradizione e innovazione, la scuola e l’adolescenza tra crisi e progettualità possibile; il senso come apertura necessaria per resistere al disincanto, al nichilismo, all’impersonalismo, al post-umanesimo.

Lo sguardo sul mondo, la ricerca del senso. La proposta educativa di Giuseppe Acone: scelte antologiche (Postfazione di Giorgio Chiosso)

Attinà, Marinella;Martino, Paola
2020-01-01

Abstract

Giuseppe Acone è stato uno dei principali protagonisti della pedagogia italiana degli ultimi decenni. La sua analisi del tempo presente segnato da relativismo, scetticismo, tecnicismo è stata severa e rigorosa in nome del primato e delle ragioni della persona umana. Il volume mette a fuoco le varie piste di riflessione di uno studioso indipendente e riluttante a farsi assorbire da mode culturali e luoghi comuni, un uomo libero costantemente fuori dal rigo e dai sentieri già tracciati. Maestro autorevole, intellettuale generoso, Giuseppe Acone ha saputo cogliere, con largo anticipo, i segni di un tempo ed a fornire degli stessi una lettura pedagogica mai scontata, mai à la page e politically correct, ma sempre problematica, aperta e fortemente dialettica. Sarebbe ingenuo e illusorio credere di poter attraversare l’opera di Giuseppe Acone senza tenersi in qualche modo ai bordi, senza operare una doverosa scelta sui molteplici piani teorici con cui ha fatto i conti nel suo lungo interrogare cortesemente il mondo. Muovendo da questa inaggirabile premessa, il volume individua alcune linee traccianti il pensiero aconiano: la pedagogia come filosofia genitiva; la persona come discontinuità ontologica; il neopersonalismo come spazio per una riconsiderazione progettuale dell’educazione; la razionalità filosofica e scientifico-tecnologica come orizzonte e confine della pensabilità pedagogica; i luoghi e le forme di una paideia in continua tensione tra tradizione e innovazione, la scuola e l’adolescenza tra crisi e progettualità possibile; il senso come apertura necessaria per resistere al disincanto, al nichilismo, all’impersonalismo, al post-umanesimo.
2020
978-88-382-4938-9
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