Nei decenni scorsi il tema dell’integrazione europea è diventato il principale campo di applicazione delle teorie sul tramonto della statualità moderna e sul diritto post-sovrano. Queste concezioni teoriche si sono intrecciate con le dottrine ordoliberali in campo economico nel legittimare l’obiettivo di una compiuta spoliticizzazione del processo di integrazione, che si realizza con il Trattato di Maastricht. La doppia crisi globale, rappresentata dall’esplosione della bolla finanziaria del 2008 e dalla pandemia del 2020, scuote dalle fondamenta questa costruzione e mette l’Unione europea di fronte alla scelta tra la propria stessa sopravvivenza e la difesa a oltranza dell’ordine di Maastricht. In un quadro geopolitico ed economico radicalmente mutato rispetto a quello in cui quest’ultimo è stato concepito, il progetto europeo è così chiamato oggi a ripensare in profondità, ancora prima della concreta forma istituzionale, i suoi presupposti teorici e le sue finalità fondamentali, oltre gli schemi, diventati anch’essi obsoleti, tracciati dalle tradizionali posizioni politiche e culturali che si sono fin qui confrontate sul processo di integrazione.
L’Europa e il ritorno del ‘politico’. Diritto e sovranità nel processo di integrazione
Alfredo D’Attorre
2020-01-01
Abstract
Nei decenni scorsi il tema dell’integrazione europea è diventato il principale campo di applicazione delle teorie sul tramonto della statualità moderna e sul diritto post-sovrano. Queste concezioni teoriche si sono intrecciate con le dottrine ordoliberali in campo economico nel legittimare l’obiettivo di una compiuta spoliticizzazione del processo di integrazione, che si realizza con il Trattato di Maastricht. La doppia crisi globale, rappresentata dall’esplosione della bolla finanziaria del 2008 e dalla pandemia del 2020, scuote dalle fondamenta questa costruzione e mette l’Unione europea di fronte alla scelta tra la propria stessa sopravvivenza e la difesa a oltranza dell’ordine di Maastricht. In un quadro geopolitico ed economico radicalmente mutato rispetto a quello in cui quest’ultimo è stato concepito, il progetto europeo è così chiamato oggi a ripensare in profondità, ancora prima della concreta forma istituzionale, i suoi presupposti teorici e le sue finalità fondamentali, oltre gli schemi, diventati anch’essi obsoleti, tracciati dalle tradizionali posizioni politiche e culturali che si sono fin qui confrontate sul processo di integrazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.