Il «Medioevo» non è mai neutrale, nemmeno in uno dei più risoluti tentativi di liberarlo dai dispositivi di precomprensione del «non più» e del «non ancora», quale è quello portato avanti da Gianluca Briguglia. Il pensiero politico medievale è in definitiva una mappa, cioè una scientifica riduzione in scala, di una storia del pensiero politico lunga quattro secoli, che la rende didatticamente dominabile e bibliograficamente accessibile, e parla non soltanto della realtà, ma del modo in cui il suo A. la rappresenta, restituendo in maniera organica una «passione» per i testi e per i contesti dell’azione riflessa nel pensiero dei medievali che non corre mai il rischio di essere un’ideologia.
Contemporaneità di «un» Medioevo?
Giannetta, M
2019-01-01
Abstract
Il «Medioevo» non è mai neutrale, nemmeno in uno dei più risoluti tentativi di liberarlo dai dispositivi di precomprensione del «non più» e del «non ancora», quale è quello portato avanti da Gianluca Briguglia. Il pensiero politico medievale è in definitiva una mappa, cioè una scientifica riduzione in scala, di una storia del pensiero politico lunga quattro secoli, che la rende didatticamente dominabile e bibliograficamente accessibile, e parla non soltanto della realtà, ma del modo in cui il suo A. la rappresenta, restituendo in maniera organica una «passione» per i testi e per i contesti dell’azione riflessa nel pensiero dei medievali che non corre mai il rischio di essere un’ideologia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.