Nell’agile saggio Briguglia racconta una storia (in)attuale, in cui giocano con eguale consistenza storica il peccato del primo uomo, la cacciata dei progenitori dall’Eden, la politica, le bolle papali, le due spade. L’«interrogazione controfattuale della realtà», che solletica l’immaginazione di filosofi e teologi dell’età di mezzo e li spinge a mettere sotto pressione il nesso causale che lega il «fatto» del peccato e il «dato» del dominium, fornisce l’occasione di un «questionamento filosofico della realtà» che trova nell’elemento fittivo dello stato d’innocenza il luogo in cui verificare un’antropologia e fondare un’«episteme politica».
G. Briguglia, Stato d'innocenza. Adamo, Eva e la filosofia politica medievale, Carocci editore (Frecce, 247), Roma 2017
Giannetta, M.
2018-01-01
Abstract
Nell’agile saggio Briguglia racconta una storia (in)attuale, in cui giocano con eguale consistenza storica il peccato del primo uomo, la cacciata dei progenitori dall’Eden, la politica, le bolle papali, le due spade. L’«interrogazione controfattuale della realtà», che solletica l’immaginazione di filosofi e teologi dell’età di mezzo e li spinge a mettere sotto pressione il nesso causale che lega il «fatto» del peccato e il «dato» del dominium, fornisce l’occasione di un «questionamento filosofico della realtà» che trova nell’elemento fittivo dello stato d’innocenza il luogo in cui verificare un’antropologia e fondare un’«episteme politica».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.