Élites locali e amministratori pubblici nell’età della Restaurazione

Durante l’età della Restaurazione si consolida nella vita pubblica di Salerno il potere non solo della grande e media possidenza agraria, cardine del sistema politico-amministrativo instaurato dai Napoleonidi, ma anche di un gruppo sociale più ampio, composto da professionisti e funzionari, il cui ruolo dirigente è destinato a durare e ad accrescersi lungo il secolo. Segno della continuità tra gli ordinamenti istituzionali del Decennio e quelli del Regno delle Due Sicilie. il criterio censitario a fondamento della struttura del governo locale rinsalda il potere socio-politico di un notabilato terriero e professionale i cui membri sono cooptati sulla base della consistenza patrimoniale e del valore individuale, nonché della provata fede alla dinastia borbonica. Si realizza un processo di assimilazione e di osmosi della esigua nobiltà locale con la grande e media possidenza borghese in ascesa, mentre sporadiche restano le affermazioni del commercio nell'amministrazione comunale.