It has only been since 1994 that the strategies for the real application of law no. 180 /1978 have been defined and implemented in Italy. The law was and still is thoroughly avant-garde on the international scene regarding the closure and replacement of psychiatric hospitals. However, the deeply rooted, centuries-old asylum culture led to a 16-year delay in the implementation of the reforms which continued until recently. To complete the work begun in 1978, the decision was made to proceed with the "definitive closure of judicial psychiatric hospitals" by passing Law no .9 /2012. To adapt this new law to the principles of law no.180 /1978, the relative provisions were amended six times in less than two years. From a historiographical perspective, the «longue durée» theorised by the French Annales school offers a useful reference model for an adequate explanation of such long periods and persistent uncertainties. On the other hand, in political-economic terms, the difficulties of social inclusion of the “deviant”, the “psychically disturbed” and the “inefficient” correspond perfectly to a “one-way” production model that is entirely in accordance with the “logic of capital” which leaves little room for political, economic and social solidarity.

Solo dal 1994 sono state definite ed attuate, in Italia, le strategie per la reale applicazione della legge n.180/1978 che era ed è tuttora un provvedimento di assoluta avanguardia nel panorama internazionale per la chiusura ed il superamento degli ospedali psichiatrici. Il secolare radicamento della cultura manicomiale ha determinato un ritardo di sedici anni ed è emerso in modo esemplare anche in tempi recenti, quando, per completare quel percorso iniziato nel 1978, si è deciso di procedere al “definitivo superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari” con la legge n.9/2012: per adeguarne le disposizioni ai principi della legge n.180/1978, le relative disposizioni sono state modificate sei volte in meno di due anni. In una prospettiva storiografica, la «longue durée» teorizzata dalla Scuola francese degli Annales offre un utile modello di riferimento per una adeguata spiegazione di tempi così lunghi e incertezze così persistenti. In termini politico-economici, invece, le difficoltà di inclusione sociale del «deviante», del «disturbato psichico» e dell’«inefficiente» corrispondono perfettamente ad un modello produttivo «a senso unico» del tutto conforme alla «logica del capitale» che lascia poco spazio alla solidarietà politica, economica e sociale.

La esemplare vicenda della attuazione della legge n.180/1978, ovvero la ostinata persistenza della cultura manicomiale tra modelli storiografici e «logica del capitale»

schiaffo
2020-01-01

Abstract

It has only been since 1994 that the strategies for the real application of law no. 180 /1978 have been defined and implemented in Italy. The law was and still is thoroughly avant-garde on the international scene regarding the closure and replacement of psychiatric hospitals. However, the deeply rooted, centuries-old asylum culture led to a 16-year delay in the implementation of the reforms which continued until recently. To complete the work begun in 1978, the decision was made to proceed with the "definitive closure of judicial psychiatric hospitals" by passing Law no .9 /2012. To adapt this new law to the principles of law no.180 /1978, the relative provisions were amended six times in less than two years. From a historiographical perspective, the «longue durée» theorised by the French Annales school offers a useful reference model for an adequate explanation of such long periods and persistent uncertainties. On the other hand, in political-economic terms, the difficulties of social inclusion of the “deviant”, the “psychically disturbed” and the “inefficient” correspond perfectly to a “one-way” production model that is entirely in accordance with the “logic of capital” which leaves little room for political, economic and social solidarity.
2020
Solo dal 1994 sono state definite ed attuate, in Italia, le strategie per la reale applicazione della legge n.180/1978 che era ed è tuttora un provvedimento di assoluta avanguardia nel panorama internazionale per la chiusura ed il superamento degli ospedali psichiatrici. Il secolare radicamento della cultura manicomiale ha determinato un ritardo di sedici anni ed è emerso in modo esemplare anche in tempi recenti, quando, per completare quel percorso iniziato nel 1978, si è deciso di procedere al “definitivo superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari” con la legge n.9/2012: per adeguarne le disposizioni ai principi della legge n.180/1978, le relative disposizioni sono state modificate sei volte in meno di due anni. In una prospettiva storiografica, la «longue durée» teorizzata dalla Scuola francese degli Annales offre un utile modello di riferimento per una adeguata spiegazione di tempi così lunghi e incertezze così persistenti. In termini politico-economici, invece, le difficoltà di inclusione sociale del «deviante», del «disturbato psichico» e dell’«inefficiente» corrispondono perfettamente ad un modello produttivo «a senso unico» del tutto conforme alla «logica del capitale» che lascia poco spazio alla solidarietà politica, economica e sociale.
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