Acclamata dal pubblico e dai critici del suo tempo, Gret Palucca incarna una delle più eminenti interpreti dell’Ausdrucktanz tedesca. Allieva di Mary Wigman, la danzatrice inaugura nel 1925 la Palucca Hochschüle für Tanz a Dresda. Prendendo le distanze tanto dagli stili coreografici wigmaniani che dalle nozioni del balletto accademico – recepite dal maestro Heinrich Kröller – Palucca coniuga una esuberante creatività alla logica e sistematica esplorazione dei movimenti. Celebre per il suo atletismo, fonda un «vocabolario coreutico» basato sui salti verso l’alto e sulle estensioni delle gambe, concependo le performance sulla correlazione tra i processi emotivi e mentali, e sulla costante ricerca di contrasti tra «spinta e controspinta, tensione e distensione». L’improvvisazione e la carica energetica dei movimenti rappresentano i tratti distintivi dello stile performativo di Gret Palucca la quale, parallelamente, assorbe e coltiva le impressioni artistiche prodotte dagli esponenti dell’avanguardia del primo Novecento (Mondrian, Kandinskij, Kirchner). Il saggio, inquadrato nel contesto storico della Repubblica di Weimar, scandaglia il percorso formativo, gli ideali estetici e la maturazione del concetto del Tanz Palucca, indagando una tecnica compiuta e organica che rappresenta una tra le più significative testimonianze del fenomeno nascente della danza moderna, volta a ricostruire «l’esperienza danzante di una nuova era».

Sulle orme di Gret Palucca. Un equilibrio di contrasti al tempo della Repubblica di Weimar

Iovine
2020-01-01

Abstract

Acclamata dal pubblico e dai critici del suo tempo, Gret Palucca incarna una delle più eminenti interpreti dell’Ausdrucktanz tedesca. Allieva di Mary Wigman, la danzatrice inaugura nel 1925 la Palucca Hochschüle für Tanz a Dresda. Prendendo le distanze tanto dagli stili coreografici wigmaniani che dalle nozioni del balletto accademico – recepite dal maestro Heinrich Kröller – Palucca coniuga una esuberante creatività alla logica e sistematica esplorazione dei movimenti. Celebre per il suo atletismo, fonda un «vocabolario coreutico» basato sui salti verso l’alto e sulle estensioni delle gambe, concependo le performance sulla correlazione tra i processi emotivi e mentali, e sulla costante ricerca di contrasti tra «spinta e controspinta, tensione e distensione». L’improvvisazione e la carica energetica dei movimenti rappresentano i tratti distintivi dello stile performativo di Gret Palucca la quale, parallelamente, assorbe e coltiva le impressioni artistiche prodotte dagli esponenti dell’avanguardia del primo Novecento (Mondrian, Kandinskij, Kirchner). Il saggio, inquadrato nel contesto storico della Repubblica di Weimar, scandaglia il percorso formativo, gli ideali estetici e la maturazione del concetto del Tanz Palucca, indagando una tecnica compiuta e organica che rappresenta una tra le più significative testimonianze del fenomeno nascente della danza moderna, volta a ricostruire «l’esperienza danzante di una nuova era».
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