A partire dagli inizi dell’XI secolo, la complessa e articolata geografia politica dell’Italia meridionale fu interessata dalla inesorabile penetrazione normanna. Nell’arco di pochi decenni, gruppi di cavalieri provenienti dalla Normandia e da altre regioni della Francia settentrionale, appartenenti a diversi gruppi familiari, si inserirono nelle vicende dei territori meridionali fino a controllarli quasi del tutto entro gli anni ‘80 dell’XI secolo. Uomini in arme, i Normanni si avvalsero di strategie plurime per prendere possesso dei territori italiani ma una di esse fu certamente quella matrimoniale. Fondamentali per creare vincoli familiari, cementando alleanze con i potentati locali, tali strategie ruotarono soprattutto intorno a un personaggio centrale negli eventi i quegli anni, Roberto il Guiscardo, le cui unioni – con Alberada e Sichelgaita – furono molto connotate politicamente e giocarono un ruolo non secondario nella sua affermazione di leader quasi indiscusso del Sud Italia; strategie, peraltro, che egli estese ai figli e alle figlie, così come fece il fratello Ruggiero, in grado, forse anche più di Roberto, di adattare gli accordi matrimoniali a scenari politici ampi e in divenire. Nel saggio, sulla base di un’analitica lettura delle fonti disponibili e “dialogando” con la storiografia esistente (su questi temi prevalentemente inglese e francese), si analizzano le principali unioni matrimoniali promosse dai Normanni nel corso dell’XI secolo, nonché il contesto politico nel quale si inserirono e gli obiettivi politici che ne conseguirono, nel medio e nel lungo periodo.
Le fil rose nelle strategie di potere dei Normanni del Sud
Galdi Amalia
2021
Abstract
A partire dagli inizi dell’XI secolo, la complessa e articolata geografia politica dell’Italia meridionale fu interessata dalla inesorabile penetrazione normanna. Nell’arco di pochi decenni, gruppi di cavalieri provenienti dalla Normandia e da altre regioni della Francia settentrionale, appartenenti a diversi gruppi familiari, si inserirono nelle vicende dei territori meridionali fino a controllarli quasi del tutto entro gli anni ‘80 dell’XI secolo. Uomini in arme, i Normanni si avvalsero di strategie plurime per prendere possesso dei territori italiani ma una di esse fu certamente quella matrimoniale. Fondamentali per creare vincoli familiari, cementando alleanze con i potentati locali, tali strategie ruotarono soprattutto intorno a un personaggio centrale negli eventi i quegli anni, Roberto il Guiscardo, le cui unioni – con Alberada e Sichelgaita – furono molto connotate politicamente e giocarono un ruolo non secondario nella sua affermazione di leader quasi indiscusso del Sud Italia; strategie, peraltro, che egli estese ai figli e alle figlie, così come fece il fratello Ruggiero, in grado, forse anche più di Roberto, di adattare gli accordi matrimoniali a scenari politici ampi e in divenire. Nel saggio, sulla base di un’analitica lettura delle fonti disponibili e “dialogando” con la storiografia esistente (su questi temi prevalentemente inglese e francese), si analizzano le principali unioni matrimoniali promosse dai Normanni nel corso dell’XI secolo, nonché il contesto politico nel quale si inserirono e gli obiettivi politici che ne conseguirono, nel medio e nel lungo periodo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.