Il contributo analizza le recenti novelle normative, recate dai cc.dd. decreti semplificazioni (ea est: il d.l. n. 76 del 2020, conv. nella l. n. 120 dell’11 settembre 2020 e il d.l. n. 77 del 2021, conv. nella l. n. 108 del 29 luglio 2021), oltre gli interventi della magistratura amministrativa (ea est: le decisioni dell’Adunanza plenaria n. 7 del 23 aprile 2021 e n. 8 del 25 maggio 2021) riguardanti, seppur con diversa dimensione prospettica, l’inerzia dell’azione amministrativa e gli strumenti di tutela approntati dall’ordinamento pubblicistico. In particolare, previa sintetica analisi dei principali istituti enucleabili dall’art. 2 della legge sul procedimento (ovvero l’obbligo di provvedere, la natura del termine di conclusione del procedimento ed il relativo computo, i profili invalidanti dell’atto tardivo), nonché dell’ulteriore paradigma di cui all’art. 2-bis della medesima normativa, relativo alla risarcibilità del danno da ritardo ed ai presupposti abilitanti, si riflette sulla previsione normativa dell’invalidità degli atti tardivi e sulla prospettabilità di una contestuale decisione ad opera di un’amministrazione tardivamente adempiente e del commissario ad acta all’uopo nominato.
La sanzionabilità del ritardo dell’azione amministrativa nei recenti approdi normativi e giurisprudenziali
francesco armenante
2021-01-01
Abstract
Il contributo analizza le recenti novelle normative, recate dai cc.dd. decreti semplificazioni (ea est: il d.l. n. 76 del 2020, conv. nella l. n. 120 dell’11 settembre 2020 e il d.l. n. 77 del 2021, conv. nella l. n. 108 del 29 luglio 2021), oltre gli interventi della magistratura amministrativa (ea est: le decisioni dell’Adunanza plenaria n. 7 del 23 aprile 2021 e n. 8 del 25 maggio 2021) riguardanti, seppur con diversa dimensione prospettica, l’inerzia dell’azione amministrativa e gli strumenti di tutela approntati dall’ordinamento pubblicistico. In particolare, previa sintetica analisi dei principali istituti enucleabili dall’art. 2 della legge sul procedimento (ovvero l’obbligo di provvedere, la natura del termine di conclusione del procedimento ed il relativo computo, i profili invalidanti dell’atto tardivo), nonché dell’ulteriore paradigma di cui all’art. 2-bis della medesima normativa, relativo alla risarcibilità del danno da ritardo ed ai presupposti abilitanti, si riflette sulla previsione normativa dell’invalidità degli atti tardivi e sulla prospettabilità di una contestuale decisione ad opera di un’amministrazione tardivamente adempiente e del commissario ad acta all’uopo nominato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.