Si definisce “conoscenza” l’insieme del patrimonio di saperi – acquisiti mediante istruzione e formazione, ricerca e innovazione - intriso di valori comuni e condivisi da una comunità. I soggetti che gestiscono le attività afferenti alla conoscenza (creazione, accrescimento, trasferimento, diffusione, conservazione, innovazione) formano un sistema complesso, composto da una varietà di strutture e di attori che devono funzionare con modalità coordinate e sinergiche, creando reti e connessioni: quanto più la conoscenza è omogenea e diffusa tra territori e popolazioni, tanto più sarà possibile incrementare la qualità della vita. La creazione, l’acquisizione e la gestione della conoscenza vengono riconosciute, quindi, come condizioni strategiche per uno sviluppo equo e inclusivo. Non potrà esservi il progressivo abbandono di un paradigma di crescita basato sullo sfruttamento di enormi quantità di risorse naturali, mediante la cosiddetta transizione ecologica, fino a quando la conoscenza non apparterrà a tutti, con il rischio (già evidente) che la disattenzione alla problematica possa rafforzare il fenomeno del green-knowledge divide. La prima parte del volume focalizza l’attenzione su alcuni argomenti (strettamente connessi in un percorso lineare ed essenziale, sempre attingendo alla letteratura interdisciplinare) utili a inquadrare il rapporto economia green, circolare e conoscenza. La seconda parte ospita approfondimenti tematici, casi di studio e buone pratiche che mostrano come la conoscenza, gli attori coinvolti nel processo e gli strumenti per applicarla o diffonderla (ad esempio, piattaforme, reti di attori, politiche) hanno già prodotto dei risultati in diversi territori e settori.
Le dinamiche della conoscenza nel Green Deal. Prospettive territoriali per la lettura dell’economia circolare
Monica Maglio
2021-01-01
Abstract
Si definisce “conoscenza” l’insieme del patrimonio di saperi – acquisiti mediante istruzione e formazione, ricerca e innovazione - intriso di valori comuni e condivisi da una comunità. I soggetti che gestiscono le attività afferenti alla conoscenza (creazione, accrescimento, trasferimento, diffusione, conservazione, innovazione) formano un sistema complesso, composto da una varietà di strutture e di attori che devono funzionare con modalità coordinate e sinergiche, creando reti e connessioni: quanto più la conoscenza è omogenea e diffusa tra territori e popolazioni, tanto più sarà possibile incrementare la qualità della vita. La creazione, l’acquisizione e la gestione della conoscenza vengono riconosciute, quindi, come condizioni strategiche per uno sviluppo equo e inclusivo. Non potrà esservi il progressivo abbandono di un paradigma di crescita basato sullo sfruttamento di enormi quantità di risorse naturali, mediante la cosiddetta transizione ecologica, fino a quando la conoscenza non apparterrà a tutti, con il rischio (già evidente) che la disattenzione alla problematica possa rafforzare il fenomeno del green-knowledge divide. La prima parte del volume focalizza l’attenzione su alcuni argomenti (strettamente connessi in un percorso lineare ed essenziale, sempre attingendo alla letteratura interdisciplinare) utili a inquadrare il rapporto economia green, circolare e conoscenza. La seconda parte ospita approfondimenti tematici, casi di studio e buone pratiche che mostrano come la conoscenza, gli attori coinvolti nel processo e gli strumenti per applicarla o diffonderla (ad esempio, piattaforme, reti di attori, politiche) hanno già prodotto dei risultati in diversi territori e settori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.