Se da un lato scienza e innovazione sono parte integrante della struttura delle attuali società contemporanee e la loro centralità appare saldamente confermata, dall’altro il mondo si caratterizza per un (in)sostenibile sviluppo perché sempre più esposto a tensioni sistemiche di natura politica, sociale, economica ed ecologica. In questo contesto, l’emergenza causata dal covid-19 sta rappresentando un fattore di amplificazione della presenza e dell’accettazione della tecnologia e delle sue innovazioni digitali quale fattore abilitante i diversi contesti (di business, lavorativo, sociale) del vivere quotidiano. Purtuttavia, in alcuni casi il frenetico processo di cambiamento ingenerato dalle nuove tecnologie informatiche sta alterando il ritmo esistenziale tanto da aver aperto una discussione sul diritto alla disconnessione per limitare gli effetti dannosi che una perpetua connessione può produrre. Quindi, se da un lato il genere umano si appella all’innovazione per affrontare le interdipendenti sfide emergenti, di contro l’innovazione potrebbe essere tra le cause rilevanti di un (in)sostenibile sviluppo. Da queste brevi considerazioni, la riflessione che sembra potersi avanzare è la necessità di un cambio di paradigma che sia capace di coniugare innovazione e sostenibilità: l’innovazione che sia tecnologica, di processo, di prodotto, piuttosto che sociale, culturale, poco importa, purché sia portatrice di vantaggio reale per le organizzazioni e per la società tutta; la sostenibilità che entri nella visione imprenditoriale sollecitando le organizzazioni ad agire nella direzione del perseguimento di performance multidimensionali, integrando in modo sinergico le dimensioni economica, sociale, ambientale e di governance. Emerge, pertanto, l’urgenza di una reinterpretazione sostenibile dell’innovazione non disponendo, ad oggi, né in chiave teorica né empirica, di un quadro chiaro e condiviso di cosa si intenda per innovazione orientata alla sostenibilità. Tale cornice configura la necessità di nuovi principi e schemi interpretativi capaci di approdare ad una visione socialmente accettabile, culturalmente desiderabile ed economicamente compatibile dell’innovazione.

INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ NELLE ORGANIZZAZIONI IMPRENDITORIALI. QUALI PARADIGMI NELL’ATTUALE EMERGENZA? - INTRODUZIONE ALLO SPECIAL ISSUE

Botti, Antonio;Ciasullo, Maria Vincenza
;
2021-01-01

Abstract

Se da un lato scienza e innovazione sono parte integrante della struttura delle attuali società contemporanee e la loro centralità appare saldamente confermata, dall’altro il mondo si caratterizza per un (in)sostenibile sviluppo perché sempre più esposto a tensioni sistemiche di natura politica, sociale, economica ed ecologica. In questo contesto, l’emergenza causata dal covid-19 sta rappresentando un fattore di amplificazione della presenza e dell’accettazione della tecnologia e delle sue innovazioni digitali quale fattore abilitante i diversi contesti (di business, lavorativo, sociale) del vivere quotidiano. Purtuttavia, in alcuni casi il frenetico processo di cambiamento ingenerato dalle nuove tecnologie informatiche sta alterando il ritmo esistenziale tanto da aver aperto una discussione sul diritto alla disconnessione per limitare gli effetti dannosi che una perpetua connessione può produrre. Quindi, se da un lato il genere umano si appella all’innovazione per affrontare le interdipendenti sfide emergenti, di contro l’innovazione potrebbe essere tra le cause rilevanti di un (in)sostenibile sviluppo. Da queste brevi considerazioni, la riflessione che sembra potersi avanzare è la necessità di un cambio di paradigma che sia capace di coniugare innovazione e sostenibilità: l’innovazione che sia tecnologica, di processo, di prodotto, piuttosto che sociale, culturale, poco importa, purché sia portatrice di vantaggio reale per le organizzazioni e per la società tutta; la sostenibilità che entri nella visione imprenditoriale sollecitando le organizzazioni ad agire nella direzione del perseguimento di performance multidimensionali, integrando in modo sinergico le dimensioni economica, sociale, ambientale e di governance. Emerge, pertanto, l’urgenza di una reinterpretazione sostenibile dell’innovazione non disponendo, ad oggi, né in chiave teorica né empirica, di un quadro chiaro e condiviso di cosa si intenda per innovazione orientata alla sostenibilità. Tale cornice configura la necessità di nuovi principi e schemi interpretativi capaci di approdare ad una visione socialmente accettabile, culturalmente desiderabile ed economicamente compatibile dell’innovazione.
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