Bambini "oltre il rischio", bambini violati, maltrattati, abbandonati, che vivono queste dimensioni violente come esperienza quotidiana, dando per scontato che le cose non possano che essere così: questo il focus della ricerca-intervento del Progetto Integra. Da un punto di vista pedagogico, la sfida è relativa alla costruzione di condizioni per la pensabilità di un modo differente di essere al mondo, di immaginarlo e di viverlo "di un altro colore". Educare al cambiamento, in questa prospettiva, significa sollecitare bambini ed adulti a guardare la realtà attraverso nuovi filtri interpretativi, frutto anche di esperienze diversificate ed inedite, e a pensarsi in modo diverso, laddove il futuro non sia più deterministicamente connesso ad un destino familiare e territoriale, bensì progetto autonomo per il benessere e la piena realizzazione di se stessi. Il primo piano del progetto è, pertanto, l'educazione al cambiamento attraverso il lavoro educativo inteso come lavoro di relazione in cui si compie la circolarità tra i pensieri e le azioni. In questo processo risiede la qualità dell'agire educativo e, di conseguenza, la possibilità, per l'educatore, di vivere la relazione anche come una pratica autoformativa attraverso cui imparare ad educare e, per il bambino, di sperimentare un percorso per la cura di sé e degli altri.

Crescere ai margini. Educare al cambiamento nell'emergenza sociale

SABATANO F
2011-01-01

Abstract

Bambini "oltre il rischio", bambini violati, maltrattati, abbandonati, che vivono queste dimensioni violente come esperienza quotidiana, dando per scontato che le cose non possano che essere così: questo il focus della ricerca-intervento del Progetto Integra. Da un punto di vista pedagogico, la sfida è relativa alla costruzione di condizioni per la pensabilità di un modo differente di essere al mondo, di immaginarlo e di viverlo "di un altro colore". Educare al cambiamento, in questa prospettiva, significa sollecitare bambini ed adulti a guardare la realtà attraverso nuovi filtri interpretativi, frutto anche di esperienze diversificate ed inedite, e a pensarsi in modo diverso, laddove il futuro non sia più deterministicamente connesso ad un destino familiare e territoriale, bensì progetto autonomo per il benessere e la piena realizzazione di se stessi. Il primo piano del progetto è, pertanto, l'educazione al cambiamento attraverso il lavoro educativo inteso come lavoro di relazione in cui si compie la circolarità tra i pensieri e le azioni. In questo processo risiede la qualità dell'agire educativo e, di conseguenza, la possibilità, per l'educatore, di vivere la relazione anche come una pratica autoformativa attraverso cui imparare ad educare e, per il bambino, di sperimentare un percorso per la cura di sé e degli altri.
2011
8843061305
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4787234
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact