Il saggio è una breve analisi della concezione e della funzione che Gramsci ha del diritto. La prospettiva qui adottata sarà duplice, dall’esterno e dall’interno del pensiero gramsciano. In primo luogo, si cercherà di accertare quanta ‘teoria’ giuridica vi sia in esso valutandone l’originalità sulla base del metro rappresentato dalla filosofia giuridica coeva – un metro per certi aspetti obbligato, visto che Gramsci tratta del diritto in generale e non si sofferma sulle specificità di qualche singolo ramo del diritto positivo. La sua posizione da questo punto di vista è decisamente all’avanguardia e le ragioni di questa originalità – e in questo modo la prospettiva si fa interna – stanno, in realtà, nella cospicua rilevanza che Gramsci attribuisce al diritto. Gramsci non è giurista e non vuole addentrarsi nelle sue technicalities, ma considera il diritto una “superstruttura” che condiziona molto la “struttura” e che non può essere ridotta ad un mero rivestimento ideologico dei rapporti di potere. Inoltre, il diritto è funzionale a quella “società regolata” che può dirsi sia l’obiettivo di lungo periodo della battaglia politica gramsciana e alla cui affermazione il diritto, secondo Gramsci, offre un contributo indispensabile.

Gramsci e il diritto: una breve introduzione

Bisogni, Giovanni
2021

Abstract

Il saggio è una breve analisi della concezione e della funzione che Gramsci ha del diritto. La prospettiva qui adottata sarà duplice, dall’esterno e dall’interno del pensiero gramsciano. In primo luogo, si cercherà di accertare quanta ‘teoria’ giuridica vi sia in esso valutandone l’originalità sulla base del metro rappresentato dalla filosofia giuridica coeva – un metro per certi aspetti obbligato, visto che Gramsci tratta del diritto in generale e non si sofferma sulle specificità di qualche singolo ramo del diritto positivo. La sua posizione da questo punto di vista è decisamente all’avanguardia e le ragioni di questa originalità – e in questo modo la prospettiva si fa interna – stanno, in realtà, nella cospicua rilevanza che Gramsci attribuisce al diritto. Gramsci non è giurista e non vuole addentrarsi nelle sue technicalities, ma considera il diritto una “superstruttura” che condiziona molto la “struttura” e che non può essere ridotta ad un mero rivestimento ideologico dei rapporti di potere. Inoltre, il diritto è funzionale a quella “società regolata” che può dirsi sia l’obiettivo di lungo periodo della battaglia politica gramsciana e alla cui affermazione il diritto, secondo Gramsci, offre un contributo indispensabile.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4803714
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