L’articolo analizza la configurabilità del tentativo nell’ambito delle fattispecie abituali; si tratta di una questione alquanto dibattuta in dottrina. Non minori difficoltà si colgono nell’applicazione giurisprudenziale, anche se vanno segnalati recenti orientamenti che – nell’ottica di una maggiore repressione – non esitano a ‘forzare’ il dato normativo, rendendo la fattispecie incriminatrici compatibile con il delitto tentato. Valgano gli esempi dell’esercizio abusivo di una professione, dello sfruttamento della prostituzione oppure dei maltrattamenti in famiglia. Il contributo, dopo essersi soffermato sulle caratteristiche del reato abituale, pone in luce, attraverso la valorizzazione dell’elemento psicologico del reato, l’incompatibilità tra delitto abituale e tentativo. In particolare, nell’ambito del reato necessariamente abituale viene rimarcato il rischio di confondere il dolo del reato abituale con il dolo del reato continuato. Da altro punto di vista, la categoria del reato eventualmente abituale ha in sé un vulnus rappresentato dalla contrapposizione dei concetti ‘abituale’ ed ‘eventualmente’ che ne vanifica qualunque sussistenza.

Considerazioni sulla configurabilità del tentativo nel ‘reato’ abituale.

TELESCA Mariangela
2021-01-01

Abstract

L’articolo analizza la configurabilità del tentativo nell’ambito delle fattispecie abituali; si tratta di una questione alquanto dibattuta in dottrina. Non minori difficoltà si colgono nell’applicazione giurisprudenziale, anche se vanno segnalati recenti orientamenti che – nell’ottica di una maggiore repressione – non esitano a ‘forzare’ il dato normativo, rendendo la fattispecie incriminatrici compatibile con il delitto tentato. Valgano gli esempi dell’esercizio abusivo di una professione, dello sfruttamento della prostituzione oppure dei maltrattamenti in famiglia. Il contributo, dopo essersi soffermato sulle caratteristiche del reato abituale, pone in luce, attraverso la valorizzazione dell’elemento psicologico del reato, l’incompatibilità tra delitto abituale e tentativo. In particolare, nell’ambito del reato necessariamente abituale viene rimarcato il rischio di confondere il dolo del reato abituale con il dolo del reato continuato. Da altro punto di vista, la categoria del reato eventualmente abituale ha in sé un vulnus rappresentato dalla contrapposizione dei concetti ‘abituale’ ed ‘eventualmente’ che ne vanifica qualunque sussistenza.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4804024
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