La carenza cronica di organi per fini di trapianto pone in evidenza una realtà complessa, caratterizzata da marcata vulnerabilità, ove i ‘possessori’ dell’organo e i ‘fruitori’ del trapianto sono per lo più persone fragili o economicamente indigenti. Tra i primi possiamo annoverare i prigionieri di guerra, i profughi, i condannati a morte, i minori che vengono rapiti per espiantare gli organi la cui origine è spesso rinvenibile nelle zone più povere del pianeta; i secondi sono per lo più persone afflitte da gravi patologie che vedono nell’innesto di organi ‘nuovi’ la possibilità di vivere o vivere in condizioni meno insopportabili. Un contesto, che va ampliandosi in modo sempre più marcato, reso ancora più complesso per gli appetiti della criminalità transnazionale che sfrutta la particolare situazione al fine di profitto. Si tratta di un fenomeno che per essere contrastato richiede interventi non solo di natura repressiva coordinati a livello internazionale, ma anche una incentivazione delle attività di ricerca biomediche per il rinvenimento di organi ‘da laboratorio’; il prelievo di organi da vivente deve rappresentare un’opzione aggiuntiva e non sostitutiva della donazione cadaverica.

Traffico di organi ex vivo e diritto penale. Una riflessione sull’art. 601-bis c.p.

TELESCA Mariangela
2022-01-01

Abstract

La carenza cronica di organi per fini di trapianto pone in evidenza una realtà complessa, caratterizzata da marcata vulnerabilità, ove i ‘possessori’ dell’organo e i ‘fruitori’ del trapianto sono per lo più persone fragili o economicamente indigenti. Tra i primi possiamo annoverare i prigionieri di guerra, i profughi, i condannati a morte, i minori che vengono rapiti per espiantare gli organi la cui origine è spesso rinvenibile nelle zone più povere del pianeta; i secondi sono per lo più persone afflitte da gravi patologie che vedono nell’innesto di organi ‘nuovi’ la possibilità di vivere o vivere in condizioni meno insopportabili. Un contesto, che va ampliandosi in modo sempre più marcato, reso ancora più complesso per gli appetiti della criminalità transnazionale che sfrutta la particolare situazione al fine di profitto. Si tratta di un fenomeno che per essere contrastato richiede interventi non solo di natura repressiva coordinati a livello internazionale, ma anche una incentivazione delle attività di ricerca biomediche per il rinvenimento di organi ‘da laboratorio’; il prelievo di organi da vivente deve rappresentare un’opzione aggiuntiva e non sostitutiva della donazione cadaverica.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4804032
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