Il maso chiuso è istituto di origine antichissima, oggi disciplinato dalla legge provinciale 28 novembre 2001, n. 17, che lo ricostruisce in termini azienda agricola familiare autosufficiente. Una tale natura, unita al carattere della indivisibilità che lo connota, ne giustifica la particolare disciplina, la quale diverge, in più di un punto, da quella contenuta nel secondo libro del codice civile. Le “anomalie”, che contraddistinguono la successione nel maso, attengono, soprattutto, alla scelta dei successibili, alla comunione ereditaria e alla conseguente divisione e si riflettono sui principi e sulle regole che tradizionalmente governano la materia. Su ciascuno di tali profili e, più in generale, sulle problematiche concernenti la figura si prefigge di indagare il saggio, nel tentativo di fornire risposta agli interrogativi che il tema ancora oggi solleva.
La successione «anomala» nel maso chiuso
Gelsomina Salito
2022-01-01
Abstract
Il maso chiuso è istituto di origine antichissima, oggi disciplinato dalla legge provinciale 28 novembre 2001, n. 17, che lo ricostruisce in termini azienda agricola familiare autosufficiente. Una tale natura, unita al carattere della indivisibilità che lo connota, ne giustifica la particolare disciplina, la quale diverge, in più di un punto, da quella contenuta nel secondo libro del codice civile. Le “anomalie”, che contraddistinguono la successione nel maso, attengono, soprattutto, alla scelta dei successibili, alla comunione ereditaria e alla conseguente divisione e si riflettono sui principi e sulle regole che tradizionalmente governano la materia. Su ciascuno di tali profili e, più in generale, sulle problematiche concernenti la figura si prefigge di indagare il saggio, nel tentativo di fornire risposta agli interrogativi che il tema ancora oggi solleva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.