L'introduzione degli antibiotici nell'uso clinico è stata probabilmente la più grande scoperta medica del XX secolo. Oltre a curare le malattie infettive, gli antibiotici hanno reso possibili molte procedure mediche moderne, tra cui il trattamento del cancro, i trapianti di organi e la chirurgia a cuore aperto. Tuttavia, l'uso improprio di questi preziosi composti ha portato al rapido aumento della resistenza antimicrobica (AMR) con alcune infezioni ora effettivamente non trattabili. I pericoli di un'era post-antibiotica hanno spinto i politici a riconoscere questa minaccia per la salute umana e promettere ulteriori finanziamenti di sovvenzione, che gradualmente stanno guidando a una rinascita di interesse nella scoperta e sviluppo di antibiotici. Il rapporto O'Neil, commissionato dal governo britannico, ha previsto che senza un'azione urgente 10 milioni di persone all'anno moriranno per infezioni resistenti ai farmaci entro il 2050. Nel 2017 la Commissione Europea, riconoscendo l'antibiotico-resistenza una priorità in ambito sanitario, ha adottato il Piano d'Azione Europeo One Health contro la resistenza antimicrobica, con l'obiettivo di incoraggiare l'adozione e l'attuazione di piani nazionali di contrasto. Coerentemente con gli obiettivi previsti dal Piano d'Azione Globale "One Health" dell'OMS, nel 2017 in Italia è stato approvato il Piano Nazionale di Contrasto dell'Antimicrobico Resistenza. Tra le raccomandazioni chiave sono previste: la sorveglianza dei consumi di antibiotici sia per uso umano che veterinario per ridurre la frequenza delle infezioni da microrganismi resistenti agli antibiotici e soprattutto è importante stimolare la scoperta di farmaci in fase iniziale. Data la relativa mancanza di successo nel portare efficaci antibiotici sintetici alla clinica, la migliore speranza per sviluppare una nuova generazione di farmaci anti-infettivi è quella di scoprire nuovi prodotti naturali microbici perché questi composti non hanno rivali nella loro diversità chimica ed efficacia come antibiotici. Nella pratica quotidiana è fondamentale riferirsi al modello antimicrobial stewardship per declinare una serie di interventi specifici, condotti trasversalmente in tutti i settori in cui vengono utilizzati gli antibiotici da parte di un gruppo multidisciplinare di professionisti, al fine di ottimizzare l'outcome clinico e minimizzare le conseguenze dannose, come tossicità, induzione di resistenze batteriche e al tempo stesso, diminuire i costi senza compromettere la qualità della cura.

Resistenza-Antibiotica: Excursus dalla scoperta degli antibiotici al modello di "Antimicrobial Stewardship"

Silvana Mirella Aliberti
2022-01-01

Abstract

L'introduzione degli antibiotici nell'uso clinico è stata probabilmente la più grande scoperta medica del XX secolo. Oltre a curare le malattie infettive, gli antibiotici hanno reso possibili molte procedure mediche moderne, tra cui il trattamento del cancro, i trapianti di organi e la chirurgia a cuore aperto. Tuttavia, l'uso improprio di questi preziosi composti ha portato al rapido aumento della resistenza antimicrobica (AMR) con alcune infezioni ora effettivamente non trattabili. I pericoli di un'era post-antibiotica hanno spinto i politici a riconoscere questa minaccia per la salute umana e promettere ulteriori finanziamenti di sovvenzione, che gradualmente stanno guidando a una rinascita di interesse nella scoperta e sviluppo di antibiotici. Il rapporto O'Neil, commissionato dal governo britannico, ha previsto che senza un'azione urgente 10 milioni di persone all'anno moriranno per infezioni resistenti ai farmaci entro il 2050. Nel 2017 la Commissione Europea, riconoscendo l'antibiotico-resistenza una priorità in ambito sanitario, ha adottato il Piano d'Azione Europeo One Health contro la resistenza antimicrobica, con l'obiettivo di incoraggiare l'adozione e l'attuazione di piani nazionali di contrasto. Coerentemente con gli obiettivi previsti dal Piano d'Azione Globale "One Health" dell'OMS, nel 2017 in Italia è stato approvato il Piano Nazionale di Contrasto dell'Antimicrobico Resistenza. Tra le raccomandazioni chiave sono previste: la sorveglianza dei consumi di antibiotici sia per uso umano che veterinario per ridurre la frequenza delle infezioni da microrganismi resistenti agli antibiotici e soprattutto è importante stimolare la scoperta di farmaci in fase iniziale. Data la relativa mancanza di successo nel portare efficaci antibiotici sintetici alla clinica, la migliore speranza per sviluppare una nuova generazione di farmaci anti-infettivi è quella di scoprire nuovi prodotti naturali microbici perché questi composti non hanno rivali nella loro diversità chimica ed efficacia come antibiotici. Nella pratica quotidiana è fondamentale riferirsi al modello antimicrobial stewardship per declinare una serie di interventi specifici, condotti trasversalmente in tutti i settori in cui vengono utilizzati gli antibiotici da parte di un gruppo multidisciplinare di professionisti, al fine di ottimizzare l'outcome clinico e minimizzare le conseguenze dannose, come tossicità, induzione di resistenze batteriche e al tempo stesso, diminuire i costi senza compromettere la qualità della cura.
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