Chi è il conte Giuseppe Binda? Un lucchese che nei primi anni dell’Ottocento si trova al centro di una rete di patrioti determinati ad appoggiare Gioacchino Murat per liberare l’Italia dal giogo di Napoleone. Le pagine del diario e dei carteggi svelano come, dopo agli studi in legge e ai servigi per Elisa Baciocchi, Binda si muove tra Lucca, Napoli e Roma, fingendosi amico di tutti e, grazie al ruolo nella corte imperiale, indossa i panni dell’insospettabile, tenendo così celata la vera natura di spia. Appassionato bibliofilo, assiduo frequentatore dei salotti aristocratici, tra verità e menzogna e tattiche di dissimulazione, incontra moltissime personalità europee. Il più noto è lo scultore Antonio Canova del quale diventa sincero sodale. Quando la Baciocchi fugge da Lucca e papa Pio VII ritorna a Roma dopo l’esilio forzato in Francia determinato a scovare stanare i suoi nemici, Binda è arrestato dagli austriaci con il sospetto di favorire le istanze pre-risorgimentali. Esiliato dal Gran Duca di Toscana, diventa fuggiasco. In Inghilterra è ospite di Lord e Lady Holland cui presenta Ugo Foscolo, trova l’amore e si trasferisce in America.
Diario di una spia. Giuseppe Binda tra Canova e Napoleone
Adriano Amendola
2022-01-01
Abstract
Chi è il conte Giuseppe Binda? Un lucchese che nei primi anni dell’Ottocento si trova al centro di una rete di patrioti determinati ad appoggiare Gioacchino Murat per liberare l’Italia dal giogo di Napoleone. Le pagine del diario e dei carteggi svelano come, dopo agli studi in legge e ai servigi per Elisa Baciocchi, Binda si muove tra Lucca, Napoli e Roma, fingendosi amico di tutti e, grazie al ruolo nella corte imperiale, indossa i panni dell’insospettabile, tenendo così celata la vera natura di spia. Appassionato bibliofilo, assiduo frequentatore dei salotti aristocratici, tra verità e menzogna e tattiche di dissimulazione, incontra moltissime personalità europee. Il più noto è lo scultore Antonio Canova del quale diventa sincero sodale. Quando la Baciocchi fugge da Lucca e papa Pio VII ritorna a Roma dopo l’esilio forzato in Francia determinato a scovare stanare i suoi nemici, Binda è arrestato dagli austriaci con il sospetto di favorire le istanze pre-risorgimentali. Esiliato dal Gran Duca di Toscana, diventa fuggiasco. In Inghilterra è ospite di Lord e Lady Holland cui presenta Ugo Foscolo, trova l’amore e si trasferisce in America.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.