A uno sguardo diacronico rivolto al percorso intellettuale di Giuseppe Maria Galanti (1743-1806) non sfugge il grande interesse dell’illuminista meridionale nei confronti della letteratura e delle sue notevoli potenzialità nell’ambito di una coerente progettualità riformatrice ispirata alle idee illuministiche. Di qui la sua attività editoriale e tipografica – che prevedeva, tra l’altro, la pubblicazione della traduzione in italiano di testi narrativi e teatrali e di opere dell’Illuminismo europeo –, il suo contributo al dibattito settecentesco sul romanzo costituito dalle “Osservazioni intorno a’ romanzi, alla morale e a’ diversi generi di sentimento” (1780) e la redazione, negli ultimi anni di vita, del “Saggio sullo stato della letteratura napoletana nelle diverse epoche della storia”. Connotato da un complesso iter redazionale e mai consegnato alle stampe, quest’ultimo testo – il cui nucleo originario risiede nella “Breve descrizione della città di Napoli e del suo contorno” (1792) – costituisce una testimonianza dell’importanza che l’autore attribuisce alla letteratura anche nel malinconico crepuscolo della sua vita. Il presente intervento propone l’analisi delle caratteristiche del Saggio inedito – anche in vista della sua prossima pubblicazione – in cui Galanti, adottando categorie metodologiche e analitiche di carattere storico-geografico, mette a fuoco alcuni snodi cruciali della letteratura e, in generale, della cultura meridionale, sempre con uno sguardo attento ai processi storico-politici e culturali europei.
Ultime dal “Cantiere Galanti”: il saggio inedito sulla letteratura napoletana
Domenica Falardo
2023-01-01
Abstract
A uno sguardo diacronico rivolto al percorso intellettuale di Giuseppe Maria Galanti (1743-1806) non sfugge il grande interesse dell’illuminista meridionale nei confronti della letteratura e delle sue notevoli potenzialità nell’ambito di una coerente progettualità riformatrice ispirata alle idee illuministiche. Di qui la sua attività editoriale e tipografica – che prevedeva, tra l’altro, la pubblicazione della traduzione in italiano di testi narrativi e teatrali e di opere dell’Illuminismo europeo –, il suo contributo al dibattito settecentesco sul romanzo costituito dalle “Osservazioni intorno a’ romanzi, alla morale e a’ diversi generi di sentimento” (1780) e la redazione, negli ultimi anni di vita, del “Saggio sullo stato della letteratura napoletana nelle diverse epoche della storia”. Connotato da un complesso iter redazionale e mai consegnato alle stampe, quest’ultimo testo – il cui nucleo originario risiede nella “Breve descrizione della città di Napoli e del suo contorno” (1792) – costituisce una testimonianza dell’importanza che l’autore attribuisce alla letteratura anche nel malinconico crepuscolo della sua vita. Il presente intervento propone l’analisi delle caratteristiche del Saggio inedito – anche in vista della sua prossima pubblicazione – in cui Galanti, adottando categorie metodologiche e analitiche di carattere storico-geografico, mette a fuoco alcuni snodi cruciali della letteratura e, in generale, della cultura meridionale, sempre con uno sguardo attento ai processi storico-politici e culturali europei.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.