Dal 2015 l'Unione Europea (UE) ha attivamente raccomandato e sostenuto l'implementazione dei Gender Equality Plans (GEPs) nelle organizzazioni accademiche e di ricerca come strumento di cambiamento strutturale, attraverso l’attuazione di un insieme di azioni volte a identificare le disuguaglianze e i pregiudizi di genere, a progettare e attuare misure per correggerli, a fissare obiettivi e a monitorare i progressi attraverso indicatori specifici (EIGE, 2016). Il GEP si presenta, dunque, come uno strumento pensato per favorire questo cambiamento culturale e strutturale, con la volontà di continuare a costruire un ambiente di apprendimento e di lavoro, in cui sia percepita l'equità di trattamento e l'assenza di situazioni discriminatorie e di conseguenza possibilità di crescita all'interno delle istituzioni (EU, 2021). Per questa ragione, è rilevabile una crescente attenzione anche in ambito istituzionale e accademico alla tematica. Si inserisce in questo contesto il progetto europeo GEPARD, che unisce il lavoro in partnership di University of Silesia, University of Miskolc, European University Cyprus, University of Malta, Paris Lodron University of Salzburg e l’impresa culturale Euniversity. Tale progetto mira a produrre quattro risultati principali: 1) un modello universale (UGEP) per una politica di uguaglianza di genere; 2) un modello di diagnosi, monitoraggio e valutazione delle politiche di genere messe in atto in ambito accademico; 3) un toolkit online, inteso come set di percorsi di apprendimento indirizzati a diversi gruppi target dello spazio accademico; 4) materiali di apprendimento specifici per la realizzazione una proposta di insegnamento a carattere trans-nazionale e multidisciplinare. Il nostro intervento, a partire dalle ricerche portate avanti nell’ambito del progetto GEPARD, attualmente in corso, intende far luce sul superamento dell’approccio classico al GEP grazie all’utilizzo di una strategia “transnazionale” per gestire e sostenere il processo di cambiamento nel solco di una maggiore uguaglianza e una maggiore inclusione. Ciò può concretizzarsi attraverso: a) costruzione di una tolleranza interculturale per l'uguaglianza di genere nell'ambiente accademico come prototipo di ambiente complesso (per la moltitudine di attori, ruoli e interazioni presenti) di lavoro; b) promozione di un approccio sociale e culturale favorevole alla parità di genere nello studio e nel lavoro all'università; c) consolidamento di modelli di reazione corretti in situazioni di violazione dei principi e delle procedure in materia di parità di trattamento indipendentemente dal genere; d) progettazione e diffusione di materiali transnazionali sulla questione della parità di genere nel mondo accademico che possano essere fruiti, utilizzati in diversi ambienti culturali. Si procederà, così, con la presentazione dei principali risultati e insight emersi dalle ricerche che hanno previsto l’utilizzo di diverse tecniche di ricerca: desk research, analisi quantitativa, interviste in profondità

Verso una maggiore uguaglianza di genere in accademia: il modello pensato dal progetto “GEPARD. Gender Equality Programme in Academia - Raising Diversity”.

Navarra M.;Carpinelli L.;Savarese G.;
2023-01-01

Abstract

Dal 2015 l'Unione Europea (UE) ha attivamente raccomandato e sostenuto l'implementazione dei Gender Equality Plans (GEPs) nelle organizzazioni accademiche e di ricerca come strumento di cambiamento strutturale, attraverso l’attuazione di un insieme di azioni volte a identificare le disuguaglianze e i pregiudizi di genere, a progettare e attuare misure per correggerli, a fissare obiettivi e a monitorare i progressi attraverso indicatori specifici (EIGE, 2016). Il GEP si presenta, dunque, come uno strumento pensato per favorire questo cambiamento culturale e strutturale, con la volontà di continuare a costruire un ambiente di apprendimento e di lavoro, in cui sia percepita l'equità di trattamento e l'assenza di situazioni discriminatorie e di conseguenza possibilità di crescita all'interno delle istituzioni (EU, 2021). Per questa ragione, è rilevabile una crescente attenzione anche in ambito istituzionale e accademico alla tematica. Si inserisce in questo contesto il progetto europeo GEPARD, che unisce il lavoro in partnership di University of Silesia, University of Miskolc, European University Cyprus, University of Malta, Paris Lodron University of Salzburg e l’impresa culturale Euniversity. Tale progetto mira a produrre quattro risultati principali: 1) un modello universale (UGEP) per una politica di uguaglianza di genere; 2) un modello di diagnosi, monitoraggio e valutazione delle politiche di genere messe in atto in ambito accademico; 3) un toolkit online, inteso come set di percorsi di apprendimento indirizzati a diversi gruppi target dello spazio accademico; 4) materiali di apprendimento specifici per la realizzazione una proposta di insegnamento a carattere trans-nazionale e multidisciplinare. Il nostro intervento, a partire dalle ricerche portate avanti nell’ambito del progetto GEPARD, attualmente in corso, intende far luce sul superamento dell’approccio classico al GEP grazie all’utilizzo di una strategia “transnazionale” per gestire e sostenere il processo di cambiamento nel solco di una maggiore uguaglianza e una maggiore inclusione. Ciò può concretizzarsi attraverso: a) costruzione di una tolleranza interculturale per l'uguaglianza di genere nell'ambiente accademico come prototipo di ambiente complesso (per la moltitudine di attori, ruoli e interazioni presenti) di lavoro; b) promozione di un approccio sociale e culturale favorevole alla parità di genere nello studio e nel lavoro all'università; c) consolidamento di modelli di reazione corretti in situazioni di violazione dei principi e delle procedure in materia di parità di trattamento indipendentemente dal genere; d) progettazione e diffusione di materiali transnazionali sulla questione della parità di genere nel mondo accademico che possano essere fruiti, utilizzati in diversi ambienti culturali. Si procederà, così, con la presentazione dei principali risultati e insight emersi dalle ricerche che hanno previsto l’utilizzo di diverse tecniche di ricerca: desk research, analisi quantitativa, interviste in profondità
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4824335
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