La fortuna del dialogo nella letteratura italiana del XVIII secolo rappresenta un capitolo finora pressoché inesplorato. Su essa occorre tuttavia fare luce, anche per poter intendere il declino nel quale il genere incorre tra Otto e Novecento, dopo avere occupato un ruolo centrale nell’ambito della cultura umanistico-rinascimentale. Muovendo dalle teorie cinque e seicentesche, dal modello galileiano e dalle pratiche culturali poste a fondamento della stagione settecentesca, questo libro ricostruisce una storia della forma dialogica che si rivela quanto mai coerente, nonostante gli usi molteplici che ne fecero scienziati, polemisti, divulgatori e scrittori. Una vera e propria tradizione, forse l’ultima, che poggia sul sistema della retorica trovando il suo esito naturale in uno statuto “militante” che va dalla comunicazione pedagogica a quella controversistica, dalla letteratura moralistica a quella satirica.
Settecento dialogico. Scienza, "militanza", letteratura
Alessio Bottone
2022-01-01
Abstract
La fortuna del dialogo nella letteratura italiana del XVIII secolo rappresenta un capitolo finora pressoché inesplorato. Su essa occorre tuttavia fare luce, anche per poter intendere il declino nel quale il genere incorre tra Otto e Novecento, dopo avere occupato un ruolo centrale nell’ambito della cultura umanistico-rinascimentale. Muovendo dalle teorie cinque e seicentesche, dal modello galileiano e dalle pratiche culturali poste a fondamento della stagione settecentesca, questo libro ricostruisce una storia della forma dialogica che si rivela quanto mai coerente, nonostante gli usi molteplici che ne fecero scienziati, polemisti, divulgatori e scrittori. Una vera e propria tradizione, forse l’ultima, che poggia sul sistema della retorica trovando il suo esito naturale in uno statuto “militante” che va dalla comunicazione pedagogica a quella controversistica, dalla letteratura moralistica a quella satirica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.