Il lavoro esamina i profili strutturali e funzionali dell’atto di intervento nel procedimento amministrativo. L’analisi dei profili strutturali statici riguarda i presupposti, il contenuto, la forma e i tempi dell’atto di intervento; invece, la ricostruzione dei profili strutturali dinamici indaga la concreta modalità di esplicazione degli effetti dell’atto di intervento rispetto al potere dell’amministrazione. Si ritiene che l’interesse legittimo costituisca la situazione giuridica legittimante l’intervento nel procedimento, anche nell’ipotesi in cui emerga proprio dalla (e nella) dinamica procedimentale. Tuttavia, nonostante l’esercizio di detto interesse sia idoneo a permeare le maglie dell’attività amministrativa, esso non ha una capacità di condizionamento diretto, con il rischio che la natura dell’intervento si riveli meramente figurata in base alla disciplina contenuta nella legge n. 241/1990. Infine, l’analisi funzionale dell’intervento nel procedimento dimostra che non può esservi un atto di intervento nel procedimento con una funzione meramente collaborativa, considerando che l’intervento di cui all’art. 9 della legge n. 241/1990 trova uno dei presupposti proprio nel “pregiudizio” che l’interveniente subisce al suo interesse (legittimo).

L'intervento del privato nel procedimento amministrativo

Enza Romano
2023

Abstract

Il lavoro esamina i profili strutturali e funzionali dell’atto di intervento nel procedimento amministrativo. L’analisi dei profili strutturali statici riguarda i presupposti, il contenuto, la forma e i tempi dell’atto di intervento; invece, la ricostruzione dei profili strutturali dinamici indaga la concreta modalità di esplicazione degli effetti dell’atto di intervento rispetto al potere dell’amministrazione. Si ritiene che l’interesse legittimo costituisca la situazione giuridica legittimante l’intervento nel procedimento, anche nell’ipotesi in cui emerga proprio dalla (e nella) dinamica procedimentale. Tuttavia, nonostante l’esercizio di detto interesse sia idoneo a permeare le maglie dell’attività amministrativa, esso non ha una capacità di condizionamento diretto, con il rischio che la natura dell’intervento si riveli meramente figurata in base alla disciplina contenuta nella legge n. 241/1990. Infine, l’analisi funzionale dell’intervento nel procedimento dimostra che non può esservi un atto di intervento nel procedimento con una funzione meramente collaborativa, considerando che l’intervento di cui all’art. 9 della legge n. 241/1990 trova uno dei presupposti proprio nel “pregiudizio” che l’interveniente subisce al suo interesse (legittimo).
2023
9791221101348
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4827411
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