Rappresentante esemplare della «mobile festività» nella Venezia del secolo XVIII, Gasparo Gozzi, nei Sermoni - dodici nell'editio princeps (1763), già usciti in opere precedenti, soprattutto nelle Lettere diverse e nel Mondo morale - con debole impatto polemico, ma con intenzione sincera e stile elegante, indirizza le sue sferzate satiriche contro i vizi e gli aspetti più ridicoli della società e della vita cittadina, descrivendoli/narrandoli da acuto "osservatore" e fine notomista. Questa nuova edizione dei suoi Sermoni, che ne pubblica complessivamente diciannove, appare quanto mai utile nel panorama attuale degli studi settecenteschi, rispondendo alle esigenze della contestualizzazione e della revisione testuale. La puntuale «Introduzione» e l'ampio commento mettono a fuoco dedicatari, personaggi storici, rapporti con l'Illuminismo e ricostruiscono, con rigore filologico, rinvii all'Apparato delle varianti e riscontri intertestuali, le fonti utilizzate dall'Autore, non solo oraziane, ma anche classiche in generale e moderne, dialogando con le esegesi precedenti, al fine di contribuire a una maggiore definizione del suo profilo critico.
Gasparo Gozzi, Sermoni. Introduzione e commento di Eleonora Rimolo
Eleonora Rimolo
2023-01-01
Abstract
Rappresentante esemplare della «mobile festività» nella Venezia del secolo XVIII, Gasparo Gozzi, nei Sermoni - dodici nell'editio princeps (1763), già usciti in opere precedenti, soprattutto nelle Lettere diverse e nel Mondo morale - con debole impatto polemico, ma con intenzione sincera e stile elegante, indirizza le sue sferzate satiriche contro i vizi e gli aspetti più ridicoli della società e della vita cittadina, descrivendoli/narrandoli da acuto "osservatore" e fine notomista. Questa nuova edizione dei suoi Sermoni, che ne pubblica complessivamente diciannove, appare quanto mai utile nel panorama attuale degli studi settecenteschi, rispondendo alle esigenze della contestualizzazione e della revisione testuale. La puntuale «Introduzione» e l'ampio commento mettono a fuoco dedicatari, personaggi storici, rapporti con l'Illuminismo e ricostruiscono, con rigore filologico, rinvii all'Apparato delle varianti e riscontri intertestuali, le fonti utilizzate dall'Autore, non solo oraziane, ma anche classiche in generale e moderne, dialogando con le esegesi precedenti, al fine di contribuire a una maggiore definizione del suo profilo critico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.