L’italiano è stato definito da Berruto (2011) lingua ‘debolmente pluricentrica’, cioè caratterizzata da due centri normativi distin-ti − l’Italia e la Svizzera italiana − asimmetrici relativamente alla produzione di codici linguistici autonomi. Questa variabili-tà dell’italiano era stata già ipotizzata e confermata dai lavori di Pandolfi (2009 e 2011), sulla base di dati frutto di analisi les-sicali e morfologiche. Nel presente lavoro questa variazione dell’italiano verrà indagata a partire da aspetti sintattici e pragmatici; in particola-re ci si concentrerà sulla dislocazione a sinistra (come definita in Ferrari et al. 2008), annoverata da Berruto (1987) tra i tratti rappresentativi dell’italiano neo-standard. Il costrutto è stato cercato in due corpora − raccolti nell’ambito di un progetto più ampio sulle strutture marcate in italiano (De Cesare et al. In revisione) − composti da testi gior-nalistici online, non tradotti, redatti in Italia e nella Svizzera italiana, rispettivamente di 440'000 e 390'000 parole. I dati raccolti sono stati sottoposti ad un’analisi quantitativa e qualita-tiva, prendendo in considerazione: (i) la frequenza del costrutto; (ii) la funzione sintattica dell’elemento dislocato; (iii) la distri-buzione testuale, secondo la dicotomia discorso riportato diretto vs testo; infine (iv) le caratteristiche informative dell’elemento dislocato, secondo il parametro dato vs nuovo. I risultati mostrano che i parametri (i) e (ii) variano in maniera minima, mentre la distribuzione testuale (iii) e le carat-teristiche informative (iv) differiscono in maniera sostanziale. L’italiano d’Italia mostra infatti una tendenza all’uso del co-strutto fuori dal discorso riportato diretto, mentre nei testi redat-ti nella Svizzera italiana le dislocazioni a sinistra si manifesta-no soprattutto al suo interno. Ancora più interessante è la scar-sissima presenza di costituenti dislocati informativamente nuo-vi nella varietà svizzera, rispetto all’alta frequenza nei quoti-diani italiani. Questi risultati, oltre a fornire una descrizione corpus-based delle dislocazioni a sinistra in giornali online, po-trebbero quindi confermare la pluricentricità dell’italiano anche dal punto di vista pragmatico.

La dislocazione a sinistra nell’italiano d’Italia e a confronto con quello della Svizzera italiana: forma, frequenza e funzioni

Doriana Cimmino
2014-01-01

Abstract

L’italiano è stato definito da Berruto (2011) lingua ‘debolmente pluricentrica’, cioè caratterizzata da due centri normativi distin-ti − l’Italia e la Svizzera italiana − asimmetrici relativamente alla produzione di codici linguistici autonomi. Questa variabili-tà dell’italiano era stata già ipotizzata e confermata dai lavori di Pandolfi (2009 e 2011), sulla base di dati frutto di analisi les-sicali e morfologiche. Nel presente lavoro questa variazione dell’italiano verrà indagata a partire da aspetti sintattici e pragmatici; in particola-re ci si concentrerà sulla dislocazione a sinistra (come definita in Ferrari et al. 2008), annoverata da Berruto (1987) tra i tratti rappresentativi dell’italiano neo-standard. Il costrutto è stato cercato in due corpora − raccolti nell’ambito di un progetto più ampio sulle strutture marcate in italiano (De Cesare et al. In revisione) − composti da testi gior-nalistici online, non tradotti, redatti in Italia e nella Svizzera italiana, rispettivamente di 440'000 e 390'000 parole. I dati raccolti sono stati sottoposti ad un’analisi quantitativa e qualita-tiva, prendendo in considerazione: (i) la frequenza del costrutto; (ii) la funzione sintattica dell’elemento dislocato; (iii) la distri-buzione testuale, secondo la dicotomia discorso riportato diretto vs testo; infine (iv) le caratteristiche informative dell’elemento dislocato, secondo il parametro dato vs nuovo. I risultati mostrano che i parametri (i) e (ii) variano in maniera minima, mentre la distribuzione testuale (iii) e le carat-teristiche informative (iv) differiscono in maniera sostanziale. L’italiano d’Italia mostra infatti una tendenza all’uso del co-strutto fuori dal discorso riportato diretto, mentre nei testi redat-ti nella Svizzera italiana le dislocazioni a sinistra si manifesta-no soprattutto al suo interno. Ancora più interessante è la scar-sissima presenza di costituenti dislocati informativamente nuo-vi nella varietà svizzera, rispetto all’alta frequenza nei quoti-diani italiani. Questi risultati, oltre a fornire una descrizione corpus-based delle dislocazioni a sinistra in giornali online, po-trebbero quindi confermare la pluricentricità dell’italiano anche dal punto di vista pragmatico.
2014
978-88-7667-566-9
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