Il contributo prende in esame una celebre postilla latina del manoscritto Virgilio Ambrosiano, relativa a un passo del commento di Servio a Georg. II 385-386. Sulla scorta di questa annotazione gli studiosi hanno ipotizzato che Petrarca si fosse convinto dell’esistenza di una poesia ritmica in volgare già nell’antichità classica. Nell’articolo questa tradizione interpretativa della postilla ambrosiana viene riesaminata e messa in discussione, anche alla luce del riconoscimento di una possibile fonte delle conoscenze di prosodia latina di età altomedievale da parte di Petrarca, ossia il De arte metrica di Beda il Venerabile.

"Rithmum solum vulgares componere solitos". Per una (forse troppo) discussa annotazione latina di Petrarca

Laura Paolino
2023-01-01

Abstract

Il contributo prende in esame una celebre postilla latina del manoscritto Virgilio Ambrosiano, relativa a un passo del commento di Servio a Georg. II 385-386. Sulla scorta di questa annotazione gli studiosi hanno ipotizzato che Petrarca si fosse convinto dell’esistenza di una poesia ritmica in volgare già nell’antichità classica. Nell’articolo questa tradizione interpretativa della postilla ambrosiana viene riesaminata e messa in discussione, anche alla luce del riconoscimento di una possibile fonte delle conoscenze di prosodia latina di età altomedievale da parte di Petrarca, ossia il De arte metrica di Beda il Venerabile.
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