La costruzione della strada a scorrimento veloce Lioni-Grottaminarda, in provincia di Avellino, ha richiesto la realizzazione di viadotti e gallerie, con conseguente produzione di fluidi di perforazione e acque di dilavamento che necessitavano di trattamento depurativo. Il cantiere disponeva già di un impianto di trattamento, però insufficiente ad assolvere alle necessità depurative soprattutto con portate elevate. L’articolo, pertanto, descrive l’intervento di adeguamento dell’impianto di depurazione a servizio del cantiere stradale. L’impianto è stato avviato nella configurazione iniziale con rendimenti già sufficienti dal punto di vista qualitativo soprattutto per COD ed SST. L’impianto aveva una ridotta capacità di trattamento con una portata massima di 15 m3/h e richiedeva una presenza costante di personale. Invece, con l’intervento di adeguamento, l’impianto è stato fatto funzionare in continuo fino a una capacità di trattamento di 50 m3/h e la completa automazione della gestione e del controllo. Inoltre, con l’attivazione dell’uso della CO2 si è riusciti a ottenere un ulteriore incremento delle capacità di controllo dei parametri funzionali dell’impianto. Infine, con l’installazione di un filtro a sabbia e di uno a carbone attivo si è riusciti ulteriormente a rendere più efficiente la rimozione dei solidi sospesi, con la loro pressocché totale rimozione, a fronte di un’efficienza minima richiesta del 95,9%, e dei tensioattivi con una percentuale di rimozione del 98,1% in confronto al minimo richiesto per rispettare i limiti normativi pari al 36,1%.

INTERVENTO DI ADEGUAMENTO DI UN IMPIANTO DI DEPURAZIONE A SERVIZIO DI UN CANTIERE STRADALE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA GALLERIA

Giovanni De Feo
2022-01-01

Abstract

La costruzione della strada a scorrimento veloce Lioni-Grottaminarda, in provincia di Avellino, ha richiesto la realizzazione di viadotti e gallerie, con conseguente produzione di fluidi di perforazione e acque di dilavamento che necessitavano di trattamento depurativo. Il cantiere disponeva già di un impianto di trattamento, però insufficiente ad assolvere alle necessità depurative soprattutto con portate elevate. L’articolo, pertanto, descrive l’intervento di adeguamento dell’impianto di depurazione a servizio del cantiere stradale. L’impianto è stato avviato nella configurazione iniziale con rendimenti già sufficienti dal punto di vista qualitativo soprattutto per COD ed SST. L’impianto aveva una ridotta capacità di trattamento con una portata massima di 15 m3/h e richiedeva una presenza costante di personale. Invece, con l’intervento di adeguamento, l’impianto è stato fatto funzionare in continuo fino a una capacità di trattamento di 50 m3/h e la completa automazione della gestione e del controllo. Inoltre, con l’attivazione dell’uso della CO2 si è riusciti a ottenere un ulteriore incremento delle capacità di controllo dei parametri funzionali dell’impianto. Infine, con l’installazione di un filtro a sabbia e di uno a carbone attivo si è riusciti ulteriormente a rendere più efficiente la rimozione dei solidi sospesi, con la loro pressocché totale rimozione, a fronte di un’efficienza minima richiesta del 95,9%, e dei tensioattivi con una percentuale di rimozione del 98,1% in confronto al minimo richiesto per rispettare i limiti normativi pari al 36,1%.
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