La disinfestazione dei prodotti agricoli essiccati (frutta secca, cereali, thé, caffè, camomilla, tabacco ecc.), mediante fumigazione con fosfina, rappresenta una pratica ampiamente adoperata. Tale processo è realizzato mediante l’utilizzo di formulati a base di Fosfuro di Magnesio o Fosfuro di Alluminio, in forma di pelletts. Questi formulati, nelle normali condizioni di uso, reagiscono con l’umidità dell’aria, generando fosfina allo stato gassoso, dotata di una elevata azione disinfestante. I pelletts, durante l’esposizione all'aria, sfioriscono generando un sottile residuo polverulento che ostacolando la diffusione dell'umidità atmosferica, rallenta la reazione per la produzione di fosfina. Per questo motivo, dopo il normale periodo di fumigazione di cinque giorni, il residuo polverulento contiene ancora 1-2 % di principio attivo; pertanto il residuo, secondo la normativa vigente, è da considerarsi, tossico e nocivo. Da quanto esposto risulta evidente che l' esaurimento totale del principio attivo in un tempo ragionevole si può ottenere rimescolando continuamente il residuo polverulento. In aggiunta la velocità della produzione di fosfina dipende dalla quantità di acqua presente e dalla temperatura. In sintesi i parametri che consentono di esaurire completamente il principio attivo e di ridurre i tempi di reazione da cinque giorni a due giorni sono : rimescolamento, aggiunta di acqua al principio attivo e suo riscaldamento durante la fase di reazione. E' stato progettato e realizzato un dispositivo che prevede l' impiego dei parametri sopra riportati. Il dispositivo, di facile uso, consente di esaurire in maniera completa il principio attivo e di ridurre il tempo di produzione di fosfina da 5 giorni a 2 giorni. In aggiunta, il dispositivo risulta particolarmente conveniente nelle fumigazioni in periodi freddi.
Ottimizzazione del processo di fumigazione con fosfina
FORMATO ANDREA;
2009-01-01
Abstract
La disinfestazione dei prodotti agricoli essiccati (frutta secca, cereali, thé, caffè, camomilla, tabacco ecc.), mediante fumigazione con fosfina, rappresenta una pratica ampiamente adoperata. Tale processo è realizzato mediante l’utilizzo di formulati a base di Fosfuro di Magnesio o Fosfuro di Alluminio, in forma di pelletts. Questi formulati, nelle normali condizioni di uso, reagiscono con l’umidità dell’aria, generando fosfina allo stato gassoso, dotata di una elevata azione disinfestante. I pelletts, durante l’esposizione all'aria, sfioriscono generando un sottile residuo polverulento che ostacolando la diffusione dell'umidità atmosferica, rallenta la reazione per la produzione di fosfina. Per questo motivo, dopo il normale periodo di fumigazione di cinque giorni, il residuo polverulento contiene ancora 1-2 % di principio attivo; pertanto il residuo, secondo la normativa vigente, è da considerarsi, tossico e nocivo. Da quanto esposto risulta evidente che l' esaurimento totale del principio attivo in un tempo ragionevole si può ottenere rimescolando continuamente il residuo polverulento. In aggiunta la velocità della produzione di fosfina dipende dalla quantità di acqua presente e dalla temperatura. In sintesi i parametri che consentono di esaurire completamente il principio attivo e di ridurre i tempi di reazione da cinque giorni a due giorni sono : rimescolamento, aggiunta di acqua al principio attivo e suo riscaldamento durante la fase di reazione. E' stato progettato e realizzato un dispositivo che prevede l' impiego dei parametri sopra riportati. Il dispositivo, di facile uso, consente di esaurire in maniera completa il principio attivo e di ridurre il tempo di produzione di fosfina da 5 giorni a 2 giorni. In aggiunta, il dispositivo risulta particolarmente conveniente nelle fumigazioni in periodi freddi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.