Il presente lavoro intende affrontare in chiave di diritto comparato alcune questioni sollevate dalla moderna aspirazione a una morte dignitosa qua¬le giustificazione di pratiche eutanasiche sulla scorta delle argomentazioni svolte in alcune recenti pronunce giurisprudenziali in tema di suicidio assistito. A tal fine si ritiene opportuno tratteggiare alcune considerazioni sul principio di dignità, tipico della sensibilità moderna, a cui è correlato il diritto di autodeterminazione. Successivamente si illustrerà l’idea di morte felice o onorata, intesa quale mor¬te facile, rapida, indolore e al momento giusto, chiamata a volte esplicitamente eutanasia, paragonandola alla moderna aspirazione a una morte dignitosa. Inoltre si valuterà il pericolo insito nella dignità quale discrimine tra la vita e la morte. Si opererà poi una distinzione tra ordinamenti a tendenza permissiva e or¬dinamenti a tendenza impositiva. Dopo aver effettuato un più ampio e specifico richiamo all’ordinamento italiano, si prenderanno in considerazione le recenti pronunce in tema di suicidio assistito dei giudici costituzionali in Italia, Austria e Germania. Infine, dopo aver compiuto un’analisi comparata tra le argomentazioni ado¬perate nella giurisprudenza costituzionale dei tre Paesi richiamati, sulla scorta di varie pronunce di Corti costituzionali nazionali e della Corte EDU il lavoro si concluderà interrogandosi sulla teoria della cd. “china scivolosa”.
Spunti ricostruttivi di diritto comparato su dignità e autodeterminazione alla fine della vita
tullio fenucci
2023-01-01
Abstract
Il presente lavoro intende affrontare in chiave di diritto comparato alcune questioni sollevate dalla moderna aspirazione a una morte dignitosa qua¬le giustificazione di pratiche eutanasiche sulla scorta delle argomentazioni svolte in alcune recenti pronunce giurisprudenziali in tema di suicidio assistito. A tal fine si ritiene opportuno tratteggiare alcune considerazioni sul principio di dignità, tipico della sensibilità moderna, a cui è correlato il diritto di autodeterminazione. Successivamente si illustrerà l’idea di morte felice o onorata, intesa quale mor¬te facile, rapida, indolore e al momento giusto, chiamata a volte esplicitamente eutanasia, paragonandola alla moderna aspirazione a una morte dignitosa. Inoltre si valuterà il pericolo insito nella dignità quale discrimine tra la vita e la morte. Si opererà poi una distinzione tra ordinamenti a tendenza permissiva e or¬dinamenti a tendenza impositiva. Dopo aver effettuato un più ampio e specifico richiamo all’ordinamento italiano, si prenderanno in considerazione le recenti pronunce in tema di suicidio assistito dei giudici costituzionali in Italia, Austria e Germania. Infine, dopo aver compiuto un’analisi comparata tra le argomentazioni ado¬perate nella giurisprudenza costituzionale dei tre Paesi richiamati, sulla scorta di varie pronunce di Corti costituzionali nazionali e della Corte EDU il lavoro si concluderà interrogandosi sulla teoria della cd. “china scivolosa”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.